mario monti

Questa mattina ho partecipato alla puntata de L’Aria che tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino. Assieme a me in studio Roberto Formigoni, Matteo Colaninno e Manuela Repetti. Abbiamo parlato “dell’estate segreta di Mario Monti”, e del caso esploso dopo le rivelazioni di Alan Friedman circa i colloqui tra l’ex presidente del Consiglio e il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che poi avrebbero portato il professore a Palazzo Chigi.

Fermo restando che non credo all’idea di un complotto, si tratta ovviamente di questioni molto serie. La crisi politica di Berlusconi non è stata determinata dagli incontri di Napolitano, ma dalla scissione di Fini; all’epoca il Capo dello stato fu molto criticato perché diede un mese di tempo al governo per trovare la maggioranza e ottenere la fiducia. Si disse che stava aiutando il Cavaliere.

la puntata de l'aria che tira

Bene, quel passaggio è la pietra miliare di Napolitano: è un politico che propende per la stabilità e per questo non credo alla teoria del complotto. Credo piuttosto a una serie di errori drammatici, di valutazione, come l’idea che Berlusconi finisse con le sue dimissioni.

La domanda dunque è: con l’arrivo di Monti, per gli italiani cosa è cambiato? Non possiamo dimenticare che il vero risultato è la perdita di sovranità del nostro popolo che è frutto di quei passaggi politici e della lettera della Bce.

L’elemento drammatico di quei giorni è quello che ci è rimasto: non il complotto. I politici fanno tanta comunicazione, ma la capacità di manovrare realmente l’economia del nostro paese non c’è più.

RIVEDI LA PUNTATA DE “L’ARIA CHE TIRA”

Il mio intervento su Monti al minuto 01:35:27