La situazione si sta complicando e goccia dopo goccia, settimana dopo settimana, lo scenario politico si va modificando. La quantità di errori politici e tattici compiuti dal Premier stanno progressivamente impattando sull’opinione pubblica in modo per lui preoccupante. Basti pensare che solo nello scorso luglio Silvio Berlusconi godeva della fiducia della metà degli italiani, oggi è al 37% con un saldo passivo di ben 13 punti. Non va meglio per il suo partito che sempre a luglio 2010 contava sul 32,7% di intenzioni di voto mentre oggi è al 26%, il dato più basso da quando si è re insediato a Palazzo Chigi.

Ma se Berlusconi piange, Bersani non ride: infatti il PD, oggi al 23%, nello scorsa estate era al 26%: milioni di elettori quindi hanno abbandonato i due principali partiti italiani a favore soprattutto di FLI che incassa un risultato post-convention del 9,2%, con il suo leader, Gianfranco Fini che guadagna due punti in fiducia attestandosi sul 43%.

Chi non si può lamentare dell’andamento dei dati è certamente la Lega che si conferma al 13%, bene anche La Destra di Storace, ormai costantemente sopra il 2%. Molto bene SEL che arriva quasi al 6%.

La somma dei principali partiti del centrodestra (PDL, Lega e La Destra) a cui dovremmo aggiungere ADC di Pionati, Udeur di Mastella, Noi Sud, ecc. porta la coalizione legata a Berlusconi comunque ad essere vincente nelle intenzioni di voto: se fossimo andati alle urne ieri il risultato sarebbe stato favorevole al leader del PDL, ma è evidente che ieri non si è votato e che i trend sono tutti sfavorevoli a Berlusconi anche se godono il vantaggio di un’offerta delle opposizioni ancora frastagliata e poco credibile.