Era dai tempi della “Pantera” nel 1989 che in Italia i movimenti studenteschi erano sopiti. L’iniziativa del ministro dell’istruzione ha riacceso la fiamma della protesta giovanile

Gli studenti e non solo loro, si oppongono ai tagli della scuola pubblica e all’idea un po’ retrò che la Gelmini ha voluto dare alla sua riforma che è apparsa da subito nostalgica.
I grembiuli, il ritorno al voto, il maestro unico e il voto in condotta sono stati inizialmente accolti con simpatia soprattutto di genitori, con la simpatia propria tutte le operazioni di revival,

Con il ritorno a scuola si è aperto il dibattito tra insegnanti, studenti e genitori e la riforma ha presentato il suo lato debole : i tagli e questi non fanno simpatia.
A tutto questo dobbiamo aggiungere un paio di uscite televisive infelici del ministro, un tratto duro, un aria severa, un apparente indisponibilità al dialogo allo scambio, insomma una certa arroganza accentuata ancor più dalla scelta di far passare la sua riforma per Decreto Legge e grazie alla fiducia che il Governo ha posto su di essa.
Quindi ad oggi, la Gelmini, giovane ministro e fiore all’occhiello del Governo Berlusconi non solo si è contraddistinta per provvedimenti “poco giovani” , ma grazie ad un approccio quanto meno discutibile è riuscita a creare le condizioni di un’inquietudine sociale rimettendo in moto le ragioni del movimento studentesco che nuovamente si è organizzato e sta prendento sempre più forza e consensi,

Sarà anche questa una delle operazioni revival del ministro?