ambrogio crespi

Questa mattina in un colloquio con Luca Telese nel corso della trasmissione radiofonica che conduce su Radio Ies ho potuto parlare del caso che ha visto coinvolto mio fratello Ambrogio Crespi. Telese ha dato conto della notizia uscita questa mattina sul Corriere, con poca evidenza, in cui si spiega che è stato scarcerato il boss dei voti a Zambetti, che, da una perizia del tribunale è risultato malato di mente.

Come prima cosa, ho voluto ribadire, per correttezza, che, sì, il problema della penetrazione della criminalità organizzata a Milano e in Lombardia è un problema vero. E non dobbiamo fare di tutta un’erba un fascio. Non tutte le inchieste sono uguali e non tutti gli imputati sono uguali.

Nella fattispecie mi aspetto, però, con estrema franchezza che questo errore giudiziario sia immediatamente corretto, ripristinando l’onore di mio fratello, che ha gridato la sua innocenza, rinunciando anche a una candidatura, quando era in carcere, sicuro della sua estraneità ai fatti contestatigli.

Mi aspetto che la giustizia prenda atto di questo fatto nuovo di grande rilevanza, e che ci sia la stessa rapidità, la stessa tenacia, nel restituire ad Ambrogio la sua onorabilità. E’ in questo che si distingue la buona giustizia dalla cattiva giustizia.

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