FORMIGONI

“E’ la quarta volta che mi metto in gioco, ma lo faccio forse con ancor più convinzione. Certo, se mi avessero offerto di guidare un’altra regione, probabilmente avrei detto di no, ma si tratta della Lombardia, e guidare oggi la Lombardia è come guidare la Ferrari dell’epoca d’oro, quella dei 7 titoli consecutivi”: lo ha detto il governatore uscente e candidato al Pirellone, Roberto Formigoni, commentando la sua scelta di ricandidarsi alle prossime regionali.

Come la Ferrari, Formigoni dovrebbe tagliare il traguardo da vincitore, anche se con un consenso inferiore rispetto a 5 anni fa dovuto all’uscita dell’Udc dalla coalizione. E’ quanto emerge da un sondaggio di Crespi Ricerche sui candidati alla carica di Governatore della Lombardia.

Ad eleggere il candidato del Centro Destra sono il 57% degli aventi diritti al voto; il 30,5% preferirebbe Penati che non convince e non riesce ad andare oltre la provincia meneghina.

Savino Pezzotta, candidato dell’Udc pesca un po’ a destra e un po’ a sinistra assestandosi al 6,5%, una buona prova, in linea con le medie nazionali del partito.

Il quarto candidato, Marco Cappato raggiunge il 2%, 0,5% in più a quello della sola lista radicale.

Primo partito della Regione si conferma il Pdl con un 30%, 22% al Pd, prima forza dell’opposizione. 27,5% è la percentuale dei votanti che nella “gabina elettorale” barreranno Lega Nord, principato alleato della Pdl.

Modesto il 4,0% al partito dell’Ex Pm di Mani pulite, se si pensa che lo scandalo partì da qui, qualcosa davvero non convince.

Rifondazione comunista, Sinistra Ecologica, e gli altri, dovranno spartirsi un 5% di elettorato che non si sente rappresentato dal Pd e Idv.

1% Potrebbe essere il risultato di La Destra, ma essendo l’unico partito alla coalizione di centro destra a rivendicare un ruolo preciso, non è detto che il risultato finale non regali una sorpresa. Il Clandestino

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