Chiamato ad esprimermi sull’apparente “trasferimento in chiave politica di mezzo mondo televisivo”, dopo che la cronaca politica dei quotidiani ha portato alla ribalta i nomi di personaggi come Gerry Scotti, piuttosto che Enrico Mentana, ho spiegato come a mio avviso, questo sia dovuto all’apertura degli spazi, come quando si aprono le praterie e ci sono i puledri più veloci che prendono l’abbrivio.

Di fronte a una crisi di popolarità della politica e degli uomini politici spaventosa, una perdita di credibilità e di popolarità che neanche mani pulite aveva generato, comunque la politica rimane uno dei centri di attenzione e di interesse fortissimo degli italiani; e allora ecco che gli uomini che sono popolari e credibili nelle loro attività, nel loro mondo, istintivamente tentano il salto, tentano o pensano al salto. L’impurità nasce proprio dal fatto che il leader politico che desta più attenzione nei confronti degli italiani, che mostra più credibilità, è un comico.

E proprio la smentita da parte dei diretti interessati, per noi potrebbe essere una conferma. Il problema non cessa di esistere di fronte alla smentita. Siamo di fronte a un vuoto che deve essere riempito: una delle leggi della fisica, come della politica, è che i vuoti non esistono. C’è un vuoto enorme di credibilità che i politici non riescono a compensare e a rappresentare e si gioca su altri nomi.

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