L’8 marzo, venerdì, la Cassazione si esprimerà sull’arresto del 10 ottobre di Ambrogio Crespi, arresto che gli avvocati Giuseppe Rossodivita e Marcello Elia hanno ritenuto non legittimo per le ragioni che trovate nel sito www.ambrogiocrespi.it.

Ad, oggi le indagini non sono ancora chiuse e Ambrogio è in stato di detenzione senza essere neanche stato rinviato a giudizio e naturalmente senza alcuna condanna e processo.

Venerdì sapremo se questo arresto, la cui richiesta è stata ferma per ben un anno e mezzo sul tavolo del Gip, prima di essere firmata e posta in essere, è legittimo oppure no.

Ambrogio o tornerà a casa o resterà in carcere in attesa di un processo, sempre se il Gup deciderà di rinviarlo a giudizio e l’esito è francamente scontato.

Quali sono le evidenze, le prove e le circostanze che possono dimostrare che Ambrogio si è occupato della compravendita di voti in associazione con persone che per lo più neanche conosce? E poi dove sarebbero questi voti? Dove sono i palazzi e le persone che avrebbero incassato 50 euro per il proprio voto?

Ecco perché sono certissimo che l’esito di questa vicenda sarà solo uno, ma intanto Ambrogio resta in carcere da 5 mesi, suo figlio cresce, le elezioni si susseguono e la vita corre via e lui rischia di essere macchiato da questa assurdità. Speriamo nella qualità e nella serenità di chi intanto dovrà giudicare il suo arresto in Cassazione, speriamo che tra quei giudici prevalga la valutazione dei fatti e il senso di giustizia. 

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