11 Marzo 2013
BOLLETTINO N°120 DEL 153° GIORNO DI PRIGIONIA DI AMBROGIO CRESPI. ROSSODIVITA: “BENE AL PROCESSO IMMEDIATO, ALLA FINE QUALCUNO DOVRA’ CHIEDERE SCUSA AD AMBROGIO”
I pm hanno chiesto il giudizio immediato per mio fratello, ormai da 153 giorni detenuto nel carcere di Opera. Di seguito riporto la nota dell’avvocato Giuseppe Rossodivita, membro del collegio difensivo di Ambrogio.
“E’ di oggi la notizia della richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura di Milano nei confronti dell’ex assessore Zambetti e di altri coindagati per quella vicenda, tra cui Ambrogio Crespi, dal 10 ottobre in custodia cautelare nel carcere di Opera.
Finalmente, dunque, andremo a processo e, finalmente, la completa discovery degli atti renderà evidente a tutti le infondatezze delle accuse mosse ad Ambrogio. In tal senso ci auguriamo la più ampia pubblicità del processo che dimostrerà, a coloro che lo vorranno seguire e ci auguriamo che siano in molti, la totale estraneità di Ambrogio a tutto quanto sin’ora contestato dalla magistratura milanese e vedremo, non appena ci verrà notificato il provvedimento, quali saranno capi di imputazione.
Ambrogio per ora resta in carcere, non baratterà certamente la propria libertà con alcun rito speciale, patteggiamento o abbreviato che sia, ma qualcuno all’esito di questa incredibile vicenda dovrà chiedere scusa, anzitutto alla propria coscienza“.