Riporto l’articolo a firma di Federico Colosimo uscito questa mattina su Il Giornale D’Italia.

Ambrogio Crespi torna in libertà dopo 200 giorni

Uno spiraglio di luce in una delle vicende giudiziarie più incredibili degli ultimi anni. Non appena è stato rilasciato, ha preso un treno per Roma. Alle 17 l’arrivo a Tiburtina e l’abbraccio con gli amici e i parenti

Di Federico Colosimo

Finalmente (un po’ di) giustizia è fatta. Ambrogio Crespi, detenuto nel carcere di Opera, a Milano, dal 10 ottobre scorso, è tornato in libertà. È stata infatti accolta l’istanza dei suoi difensori, Giuseppe Rossodivita e Marcello Elia. All’uscita del penitenziario, ieri mattina, ad attenderlo, c’era sua moglie Helene e suo fratello (l’ex sondaggista di Silvio Berlusconi e Gianni Alemanno).

A dare la notizia della scarcerazione è stato proprio Luigi Crespi che, via twitter, ha scritto: “il primo minuto di libertà di @ambrogiocrespi. Fine di un incubo inizio di una battaglia”, con tanto di foto dell’uscita dal carcere. Quella di “Mr. Blog”, questo il soprannome di Ambrogio, è in assoluto una delle vicende giudiziarie più vergognose degli ultimi anni. Sbattuto in galera, in regime di “detenzione preventiva” con l’accusa di associazione di stampo mafioso e voto di scambio (a favore dell’ex assessore del Pdl milanese Domenico Zambetti), è rimasto nel reparto di “alta sorveglianza” per oltre sei mesi, senza uno straccio di prova.

A firmare le carte che hanno portato il suo arresto, niente meno che la nota PM Ilda Boccassini. La quale, però, questa volta, ha commesso un errore da principiante, depositando il rinvio a giudizio per tutti gli imputati del processo in questione, in Tribunale, invece che in Corte d’Assise, come invece prevede la legge.

Ambrogio Crespi, subito dopo essere stato rilasciato, ha preso un treno diretto a Roma. Alle 17.00, al suo arrivo alla Stazione Tiburtina, ad aspettarlo c’erano molti suoi amici e parenti che, insieme al fratello Luigi, hanno portato avanti la battaglia contro questo vergognoso esempio di accanimento giudiziario. “Dopo sette mesi di carcere ingiusto, finisce la tortura per Ambrogio Crespi”. Queste le parola con cui il leader de La Destra, Francesco Storace, ha commentato il ritorno in libertà di “Mr. Blog.” Sulla sua pagina Facebook.