Nel settimo giorno di prigionia di mio fratello Ambrogio, riporto le parole del legale Marcello Elia in risposta alle dichiarazioni di Roberto Saviano durante la trasmissione “Che Tempo che Fa” andata in onda ieri sera.

Ieri, 15 ottobre 2012, durante la trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, Roberto Saviano, parlando dell’inchiesta giudiziaria di Milano, affermava:

“ (…) E poi stiamo parlando sempre di Lombardia Milano…trova 500 voti nell’ hinterland sud di Milano …tramite Barbaro Papalia…e 2500 ne trova proprio a Milano di voti tramite l’appoggio di Ambrogio Crespi che avendo rapporti con la criminalità napoletana riesce ad ottenere voti da una decina di condomini interi, interi condomini votano… Dove loro dicono che Zambetti viene eletto con 11.127 voti con…. questi voti lui diventa assessore alla casa, ma non e’ un caso è un posto molto ambito ..quando dai una casa non stai dando un favore stai dando 1\3\5\8 favori”.

In qualità di legale di fiducia del sig. Ambrogio Crespi in questo procedimento penale, tengo a precisare, senza possibilità di essere smentito, che il contenuto delle parole del racconto di Saviano, o meglio la sintesi da lui tratta, fa apparire come fatto certo che il sig. Ambrogio Crespi si sia prodigato per raccogliere voti per l’assessore Zambetti.

Questa ipotesi è ora al vaglio delle autorità giudiziarie ed è stata dal mio cliente completamente rigettata con indicazioni chiare e precise:

1 – Crespi non conosce l’assessore Zambetti

2 – Da gennaio a Marzo 2010, il sig. Ambrogio Crespi lavorava a Roma e non si è mai recato a Milano, tantomeno per raccogliere voti

3 – Il sig. Ambrogio Crespi si è trasferito da Milano a Roma in pianta stabile già nel 2007

Inoltre, è facilmente documentabile che il sig. Ambrogio Crespi non ha alcun rapporto d’affari con soggetti legati alla criminalità organizzata.

Quanto riferito da Saviano non trova alcuna conferma negli atti di indagine.

Il sig. Ambrogio Crespi in questo momento è sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa esclusivamente per quanto riferito da altri soggetti.

Occorre molta prudenza e molta serietà in questi casi; la stessa tesi della pubblica accusa, come si evince a pagina 17 dell’ordinanza di custodia cautelare, non esprime un giudizio definitivo.

Nell’interrogatorio di garanzia il sig. Ambrogio Crespi ha fornito (ed è in grado ancora di fornirne) robuste prove a suo discolpa, ed è determinato a combattere una battaglia, che deve svolgersi soprattutto nelle sedi giudiziarie, per riavere integralmente la sua credibilità e la sua onorabilità.

Il sig. Ambrogio Crespi non solo si dichiara innocente, ma completamente estraneo a ogni forma di criminalità, da cui ha sempre preso le distanze sia privatamente che pubblicamente.

Il sottoscritto e il mio assistito hanno il massimo rispetto per Saviano, per la sua opera di denuncia e per l’operazione culturale che da anni svolge nell’interesse del nostro paese ma la credibilità di cui lo scrittore gode è tale da non poter accettare che le sue parole possano suonare come una sentenza pubblica e definitiva che peserà sul mio cliente a prescindere dal risultato giudiziario.

Abbiamo preso contatti con gli autori della trasmissione e chiediamo che la dichiarazione da lui resa nella trasmissione di ieri sera sia rettificata almeno nei prossimi giorni.

Questa è infatti una fase del procedimento giudiziario in cui si stanno ancora svolgendo atti a garanzia dell’imputato.

Confidiamo che Saviano, cogliendo la rilevanza di questa decisiva fase preliminare, non possa accettare il rischio che l’opinione pubblica possa associare, sulla base di dichiarazioni ad oggi sottoposte a verifica da parte dell’Autorità Giudiziaria, persone per bene a gruppi criminali.

avv. Marcello Elia