Con i miei due figli Anna di 13 anni e Niccolò di 10 ho seguito X Factor, uno dei pochi programmi che genitori e figli possono condividere, anche perché per me la televisione non è uno spazio di condivisione, meno ce n’è meglio è, oltre al fatto che oggettivamente i nostri gusti vanno in direzioni differenti. Ma in questo caso la dinamica del programma consente una relazione al di fuori della televisione, un dibattito che dà la possibilità di spaziare nei gusti musicali e consente ai genitori di spaziare con racconti iperbolici di paninari, di dark, di punk. La musica accomuna e passa attraverso le generazioni, i miei figli hanno fatto un tifo sfegatato per The Bastard Sons of Dioniso ed hanno sviluppato una simpatia per Morgan ed i suoi capelli alla plastilina. Inoltre X Factor ha consentito ai miei figli di stare svegli fino ad ore normalmente non consentite, infatti ieri sera Matteo ha vinto la seconda edizione poco prima della una di notte, generando una delusione profonda soprattutto in Anna che si è infuriata, soprattutto con il target di “rincoglioniti” di Rai 1, sostenendo che se il programma fosse andato in onda su Rai 2, avrebbero vinto i Bastardi, era proprio incazzata e lo era anche alla mattina quando si è svegliata e nel corso di tutta la giornata. Io avevo previsto la vittoria di Matteo Beccucci, ma così tanto per dire e per pizzicare mia figlia che tanto tifava per i ragazzi della Valsugana, mai previsione mi è costata tanto cara perché a quel punto mia figlia se l’è presa con me.