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Quest’oggi analizziamo la comunicazione elettorale del Pdl, il partito di Berlusconi è in ritardo esattamente come il partito democratico. I conflitti sulle candidature hanno portato a sciogliere nodi politici importanti a 60 giorni dalle urne. Questo non favorisce certamente il miglior svolgimento della campagna elettorale.

Storicamente il partito di Berlusconi è stato il miglior utilizzatore dei poster nelle ultime campagne elettorali, innovando a partire dal 2000 sia il tratto grafico che il linguaggio. Pare che in questa campagna elettorale sia proprio il Pdl ad aver ridotto sensibilmente l’utilizzo di questo strumento forse perché ne ha colto la perdita della sua forza comunicativa, dovuta soprattutto ad una caduta di creatività.

Il riscontro di quanto diciamo lo possiamo ritrovare sui muri italiani, in cui non ci sono praticamente manifesti del Pdl. Quindi comunicherà il Pdl in questa campagna elettorale? Attraverso spot su tv locali? Sappiamo che l’avvento del digitale ha massacrato l’ascolto delle tv locali, riducendo la mezzo. Attraverso internet?

Anche se dalle parti di via dell’Anima hanno fatto passi da gigante, non sembra questo lo strumento adatto al berlusconismo, eppure al Pdl serve una campagna che sintetizzi l’offerta politica e superi le divisioni che soprattutto a livello territoriale manifestano la maggiore virulenza, per poter veicolare con convinzione l’elettorato che è ancora legato ai vecchi marchi di Forza Italia e Alleanza Nazionale e che fanno sempre più fatica a sentirsi contenuti nel partitone di Berlusconi e Fini.

Mi pare ci sia quindi un difetto di pensiero, di analisi, di strategia e manchi un piano che sappia consegnare all’opinione pubblica una visione.