Ormai è un appuntamento obbligato: ogni 4 o 5 mesi Barbara Berlusconi sceglie la rivista più “cool” del momento (questa volta è toccato a “Vanity Fair”) per esternare il suo preziosissimo pensiero. Arriva, pontifica, giudica e scompare come era arrivata. E’ ormai evidente a tutti che la giovane rampolla, primogenita di secondo letto del premier, agisce come testimone della sofferenza materna. Ogni volta gli attacchi sono rivolti a personaggi differenti. L’ultima vittima è stata il ministro Mara Carfagna, ma il problema non è certo il soggetto a cui la ricca ereditiera rivolge i propri strali. Il problema è che Barbara ce l’ha con il padre, che ha causato la sofferenza di sua madre. Siamo insomma di fronte ad una classica faida familiare. Ma quello che Barbara proprio non riesce a capire è che le sue opinioni, nel momento stesso in cui vengono rese pubbliche, acquistano una valenza addirittura internazionale. Con tutti i problemi che ha il nostro sfortunato paese, non abbiamo proprio la necessità di dover fare i conti con la rabbia di una figlia che vuole difendere la madre tradita.

La stessa Barbara Berlusconi, poi, ha concesso la sua “benedizione” al sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Rischia di essere un “requiem”, come quello cantato a suo tempo da Veronica per Walter Veltroni. Analogie storiche a parte, per, è Renzi che è passato con il Pdl o è Barbara che si vuole vendicare passando nel Pd? In ogni caso, dopo le furiose polemiche seguite alla sua visita ad Arcore, l’esternazione della signorina Berlusconi non deve essere piaciuta troppo al sindaco, ancora “sotto ghiaccio” dopo la disastrosa gestione dell’emergenza-neve a Firenze. Del resto, con tutti i suoi impegni televisivi, Renzi non poteva certo distrarsi con quisquilie simili…