Trovo alquanto stucchevoli i tentativi più o meno riusciti di stravolgere il senso di un risultato elettorale. Infatti ritenere che la vittoria del centrosinistra allargato all’UDC a Trento sia il cambio di un clima può essere valido come auspicio ma non ha nessun supporto nella realtà e la prova di quello che dico la avremo nelle prossime elezioni in Abruzzo.

A Trento non hanno vinto i partiti ma il candidato Lorenzo Dellai. Trento secondo l’indagine MonitorProvincia di Ekma è in testa alle classifiche della percezione della qualità dei servizi da sempre e nelle ultime tre rilevazioni si è alternata tra il primo ed il secondo posto con dei dati che vanno dal 59,5% del luglio 2007, al 59,9% del dicembre 2008, al 57,8% nel luglio 2008.

Lo stesso si può dire di Lorenzo Dellai che si è sempre posizionato tra i primi 10 presidenti di provincia per livello di fiducia con il 59,7% nel luglio 2007, il 60,5% nel dicembre 2007 e con il 61,1% nel luglio 2008.

Quindi dare una valenza prettamente politica a questa tornata elettorale significa mortificare ed annullare il ruolo degli amministratori locali e le capacità che hanno di costruire un rapporto con i propri cittadini amministrati basato sulla qualità dei servizi resi. A Trento gli elettori si sono recati alle urne valutando, misurando e giudicando il lavoro di Dellai, non quello del PD e tanto meno quello del PDL.