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Reato penale e obbligo di denuncia per i medici, due provvedimenti inutili a contenere i flussi migratori dei clandestini, a cui dobbiamo aggiungere la boiata delle ronde ininfluenti per la sicurezza delle nostre città e oggi il diktat sull’election day che costerà agli italiani svariati milioni di euro.
Basterebbero questi pochi elementi per tirare le somme.

La Lega gestisce la sua presenza al governo per fini esclusivamente elettorali, cercando provvedimenti che alimentino “la pancia” del suo elettorato che pare più interessato a fare la faccia cattiva che non ad affrontare i problemi.
Se la clandestinità diventasse un reato penale, i tempi di rimpatrio e di espulsione si allungherebbero, le ronde sono un fatto di folclore che servono a riempire il tempo libero di qualche pensionato del profondo nord, la sera dopo che ha finito di occuparsi dei nipotini. Imporre ai medici di denunciare una persona malata significherebbe perdere il controllo sanitario nel nostro paese perché nessun clandestino ci andrebbe più.

Cose di buon senso su cui se si ragionasse con calma e con buon senso ci si renderebbe conto che sarebbero da evitare, almeno per non perdere tempo in cose inutili. Ma queste cose inutili in realtà sono funzionali alla gran cassa della propaganda leghista che si accontenta di elementi simbolici, di “prese di attenzione” di parole d’ordine che suonino feroci, senza poi andare a verificare, figuriamoci.
Di tutto questo non ho mai parlato ritenendolo non rilevante, ma oggi mi sono reso conto che è la somma che fa il totale ed in questo caso la somma è un danno per il Paese e la sua credibilità, il trionfo della Lega è quello dell’election day che per evitare il raggiungimento del quorum, minacciando addirittura una crisi di governo, è riuscita a fare buttare via decine di milioni di euro, c’è chi dice 400 milioni e altri meno di cento ma non mi frega 100 o 400, di questi tempi con il crollo delle entrate, la crisi incalzante ed una regione scoperchiata dal terremoto è una vera idiozia, ah! Vabbè, certo l’Abruzzo mica è al nord.

Berlusconi meglio farebbe a preoccuparsi per i diktact della Lega che per i distinguo di Gianfranco Fini, ma si vede che il Cavaliere non ha memoria e non ricorda i danni che ha ricevuto dall’Udc di Casini due legislature fa. E forse non si rende conto che la Lega mina la sua forza e la sua credibilità verso gli italiani e non può pensare che alla vigilia di un voto questo lo possa favorire.
Un desiderio: se gli italiani andassero a votare in massa per il referendum e si potesse raggiungere il quorum vi giuro che ne avrei un piacere immenso e passerei un intera giornata davanti alla sede della Lega in via Bellerio a cui gli italiani dovrebbero chiedere un risarcimento non solo per le cazzate ma anche per il denaro perso da tutta la comunità