Sono stato condannato a 7 anni per il crac relativo ad Hdc. L’ammontare della pena mi sorprende perché la considero non coerente con la censura delle mie responsabilità, ammesse fin dal primo momento. Nella vita è giusto che chi ha sbagliato paghi. Quello che mi ferisce è l’assoluzione dei protagonisti bancari e finanziari, anche soci di Hdc, la cui responsabilità è stata correttamente indagata dai pubblici ministeri.

Questo aspetto della sentenza mi delude come imputato e mi preoccupa come cittadino in quanto fa emergere l’arretratezza delle leggi e dell’ordinamento giudiziario. Nel guardare a questa vicenda ho l’impressione che quasi non mi riguardi e che appartenga ad un’altra vita. Tuttavia questo non ridurrà la convinzione e la forza con cui ricorrerò in appello per tutelare la mia buona fede e quella dei miei congiunti, coinvolti indebitamente in questa vicenda. Sono certo che l’appello ripristinerà la giustizia!