valigia

Stremati dalle tasse, perseguitati dalla loro riscossione, vessati da un sistema bancario che stringe fino a strozzarci, soffocati dalla burocrazia dalla strafottenza di uno stato che non paga i suoi debiti, ma che pretende di incassare i miei.

I servizi si depauperano giorno per giorno, devi pagare tutto e devi pagarlo prima. Un sistema giudiziario ideologico punitivo e inefficiente. Il lavoro c’è, ma nessuno te lo paga.

Tutti dicono che dobbiamo cambiare, che stiamo cambiando e che cambieremo, ma anno dopo anno si cambia in peggio. Io sono sempre stato un inguaribile ottimista, ma tentenno davanti a cose che non succedono e a cambiamenti che a ogni svolta ti buttano più giù.

Le idee, i progetti restano impigliati nella rabbia dei denti sempre più stretti. La creatività diventa entropia asfittica sotto onde anomale che sono sempre meno metafore: il paese annega e anche questa non è solo una metafora.

E allora perché non accettare le offerte dell’Austria o della Svizzera dove servizi tasse e burocrazia non ti assalgono quotidianamente in un corpo a corpo estenuante? Me lo domando ormai ogni giorno e temo la risposta.