vittima

Sono stato uno dei primi sostenitori di Barak Obama, ancora quando da anonimo senatore muoveva i suoi primi passi su internet. Ho visto subito e ho capito che avrebbe potuto diventare il Presidente degli Stati Uniti determinando un cambiamento radicale non solo nel suo Paese.

Obama era la risposta ad una speranza tradita quasi sempre, le sue parole erano rivoluzionarie, di una rivoluzione dolce e necessaria come l’aria che respiriamo.
Ma Obama fa le stesse cose di Bush, ovvero 147 morti, decine di case rase al suolo nei due villaggi distrutti nella provincia di Farah, in Afghanistan e tra le macerie, la stragrande maggioranza dei corpi sono  donne e bambini. È questo il bilancio di diversi attacchi aerei delle forze internazionali in Afghanistan.

Se Obama fa le stesse cose di Bush la sua fine sarà peggiore di quella del suo predecessore.