Claudio Scajola ne ha sparata un’altra delle sue, certo a volte quello che dice gli si gira contro, a volte cerca con insistenza l’indulgenza dell’opinione pubblica, ma nel tono e nell’atteggiamento non cede mai alla simpatia, a guardarlo non viene la voglia di comunicare, nè tanto meno di scambiare, pare uno talmente convinto delle sue idee che nulla possa smuoverlo e ti aspetti una crisi nervosa nel caso ti ci provi a contraddirlo.

La sua battaglia sul nucleare ha la maggioranza dell’opinione pubblica dalla sua, non si capisce come possa entusiasmare chi promette di minare il proprio paese con decine di centrali nucleari che fra qualche decennio saranno completamente inutili perchè considerati i tempi di realizzazione degli appalti in Italia c’è da sperare che coincidano con il prossimo esaurimento dell’uranio. Naturalmente nessuna risposta sulle scorie, “danni collaterali”, dettagli che riguarderanno le prossime generazioni.

Ma tranquilli aspettiamo il piano di nuclearizzazione del Paese e appena avremo l’elenco dei siti vedrete dove l’assenso generico dell’opinione pubblica andrà a finire e questo Scaiola lo sa, ed è per questo che aspetta, magari in attesa di un segno differente da quelli che si sono susseguiti al suo annuncio di nuclearizzazione, cioè i molti incidenti a centrali europee che qualche dubbio hanno forse fatto venire all’opinione pubblica, ma a lui no!

Sull’affaire Alitalia invece il nostro “sciaboletta” è stato abilissimo si è mosso tra i miasmi di una trattativa tesa e nervosa dando un valido contributo alla sua conclusione driblando le ostilità e le insidie che sono arrivate tutte dritte sulle spalle di Sacconi. E qui la simpatia è salita, è uscito vincente e convincente nelle varie passerelle televisive, con misura senza fare ombra al suo “grande capo” è riuscito ha mettere iil suo marchietto su tutta l’operazione.

Ma domenica alla festa del Popolo della Liberta è tornato a brandire la sua “sciaboletta” e alla ricerca di un facile applauso e di un effimero consenso e in nome del federalismo e del risparmio ha chiesto L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCIE in italia.

DEMAGOGIA E POPULISMO: Certo perchè abolire quei settori della pubblica amministrazione che stanno più vicini ai cittadini, ci deve allora spiegare a cosa servono i prefetti o perchè punta il dito sulle province e non sulle Regioni e se vuol veramente risparmiare perchè non siaboliscono i SOTTOSEGRETARI. Se l’obbiettivo fosse l’efficenza magari a qualcuno potrebbe venire in mente che 8.000 comuni in italia sono troppi. Insomma credo che chiedere la testa delle provincia serva solo a lisciare il pelo all’opinione pubblica a cui non verranno offerti servizi efficenti e competittivi finchè non si inizierà a ragionare nell’interesse della gente,  ad una più moderna architettura della cosa pubblica che è di tutti non solo di chi ha vinto le elezioni, che oggi si vincono e domani chissa, mentre lo stato nelle sue rappresentanze e nelle sue declinazioni resta.

Quindi fate queste benedette riforme, fatele bene e fatele in modo che durino, magari prenderete qualche applauso in meno ma la storia di questo Paese, la sua gente sapranno giudicare la differenza.

scajola_2_picc.jpg Claudio Scajola Sviluppo Economico Maggio 2008

47,0

Giugno 2008

50,0

Luglio 2008

48,0

Agosto 2008

46,0

Settemb 2008

46,0

Ottobre 2008

46,0

2008

SONDAGGI