matteo renzi

Un elemento fondamentale dello storytelling è la costruzione di ponti narrativi. In questo è centrale l’utilizzo del mito. Il mito è, per sua natura, uno strumento potente della narrazione, un archetipo capace di richiamare immagini, evocare energie, mobilitare coscienze.

È scolpito nel profondo dna della memoria collettiva. Quindi, la scelta di un mito per uno storyteller è un passaggio decisivo… onde evitare di diventare uno “storyseller”.

Ieri, Renzi, nel suo discorso per l’apertura del Semestre europeo a presidenza italiana, ha scelto di evocare il mito di Telemaco. Nella tradizione omerica, Telemaco è il figlio di Ulisse e Penelope; vive a Itaca, l’isola paterna. Secondo la leggenda, fu la stessa Atena (la dea della Sapienza) ad assumere le sembianze di Mentore e a guidarlo invano alla ricerca del padre (noi, invece, temiamo di intuire quale sia il mentore di Renzi). Ma non è a Telemaco che Ulisse si manifesta al suo ritorno: si presenta al guardiano dei porci, e viene riconosciuto dal fedele cane Argo. È con il figlio, però, che compie la strage dei Proci.

Interessante, tuttavia, è quello che accade dopo i fatti di Itaca. In un primo racconto, Telemaco, partito per un viaggio verso le coste della Campania, incontra le stesse sirene che erano state gabbate dal padre e da loro viene dilaniato sotto gli occhi attoniti dei compagni. Come a dire che ciò che non ha ucciso il padre, uccide il figlio. E non è certo un bel messaggio.

IL TEMPO

In un’altra versione, un po’ più contorta, Telemaco sposa Circe e uccide Cassifone figlia della maga e del padre. Scopertolo, è la stessa Circe che cerca di vendicarla, ma Telemaco riesce ad avere la meglio per poi togliersi la vita, dopo essersi pentito.

Ci sono varie interpretazioni, ma in tutte le versioni (conosciute, disconosciute, ufficiali o ufficiose) Telemaco muore. E di una brutta morte, alla ricerca di quello che non ha mai trovato: il padre.

Secondo l’interpretazione del “complesso di Telemaco”, introdotto dallo psicanalista Massimo Recalcati, il figlio attende tutta la vita il ritorno del padre e in evidenza c’è una domanda inedita di paternità, una ricerca. È quantomeno bizzarro che proprio Renzi, il rottamatore, il demolitore di ogni passato, che affronta il mondo senza voler pagare i prezzi delle precedenti generazioni, citi Telemaco…

È il destino degli “storyseller”: lavorano su una suggestione e per una battuta ucciderebbero il padre.

Fonte: Il Tempo