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E’ la domanda più ricorrente di queste ultime ore. Vediamo di dare una risposta sensata: i sondaggi danno Polverini e Bonino praticamente appaiate, nessun sondaggio offre uno scenario con un vincente sicuro, questa situazione di sostanziale parità è venuta a determinarsi in modo coordinato sia per le liste che per i candidati dopo la bocciatura della lista del Pdl, prima la coalizione della Polverini aveva un vantaggio ampio e consolidato per quanto concerne le liste che però non trovava riscontro nel scelte degli elettori sui candidati presidenti dove questo vantaggio veniva annullato dalla Bonino.

Quindi 15 giorni di campagna elettorale in più darebbero la possibilità agli elettori di centro destra di abituarsi ed accettare di votare Polverini e le altre varie declinazioni rinunciando alla propria lista, inoltre più ci si allontana dal pasticcio delle liste e meglio è per il centro-destra che in questa occasione ha fatto una vera figuraccia che neanche Berlusconi è riuscito a parare.

Facendo un gioco proiettivo in caso di spostamento del voto, la fase finale della campagna elettorale coinciderebbe con il post-elettorale delle altre regioni dove il centro-destra confermerà quelle di Lombardia e Veneto e dove riuscirà a conquistarene almeno altre due Campania e Calabria con Liguria e Piemonte ancora oggi in bilico. Con questi risultati potrà usufruire di un traino vincente anche se non trionfante.

Inoltre avremo 15 giorni in cui tutta l’attenzione sarà concentrata su Bonino e Polverini rendendo il confronto unico e centrale e quindi ancora più acceso e politicamente rilevante e Berlusconi potrà effettuare quel “transfert” che ha già funzionato in Sardegna e Abruzzo

Concludendo il rinvio oltre a Sgarbi potrà pare essere molto utile alla Polverini anche se non a tutto il centro-desta.