Di Ambrogio Crespi–  La mia storia parla chiaro, non potrei in ogni caso non adoperarmi per la riuscita dei dodici quesiti referendari depositati e promossi dai Radicali nei scorsi giorni.

Da quelli sulla giustizia, all’abolizione dei meccanismi che privilegiano il clero nell’8 per mille, passando per i due referendum sull’immigrazione, per quello che introdurrebbe il divorzio breve, per quello sull’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e persino per quello sull’abrogazione della legge Fini –Giovanardi sulle droghe, benché io sia contrarissimo a ogni tipo di stupefacenti, andrò a votare convintamente per ciascuno di essi nel senso proposto dai radicali.

Per questo motivo ritengo utile fare una piccola disamina dei quesiti in questione, divisi per aree tematiche, di modo da fornire anche ai lettori di Clandestinoweb degli ottimi motivi per imitare le mie scelte.

Custodia cautelare

Il quesito che vuole abolirne gli eccessi per me è particolarmente importante. Ho vissuto personalmente questo dramma sulla mia pelle e da innocente, 200 giorni bastano per testimoniare quanto questa legge sia sbagliata, specie nel modo con cui è applicata in Italia. Una battaglia, quella della custodia cautelare, che inizia mediaticamente con l’ingiusta detenzione di Enzo Tortora, anche se a distanza di 30 anni da quell’arresto, nulla è cambiato, anzi forse è persino peggiorato.

Divorzio breve

Sono d’accordo con questo punto perché se un matrimonio giunge a termine non vedo perché non si abbia diritto di farsi un’altra vita o per lo meno non essere legato burocraticamente per tre anni ad una persona che probabilmente non si ama più.

Droghe

Teoricamente non sono d’accordo, perché vengo da un quartiere dove regnava la droga ed io ho sempre fatto di tutto per contrappormi. Però è anche vero che forse sono troppo severo su questo tema e magari persino emotivo. La marijuana non ha nulla a che vedere con le droghe pesanti, chi si fuma uno spinello sicuramente non può essere condannato.

In questo caso mi affido a Marco Pannella che dice sempre “legalizzando la droga si sconfigge la criminalità”. E io non posso non condividere questo pensiero.

Abolizione dell’ergastolo

E’ un tema delicato che solo in parte condivido. E’ difficile non dare la pena in questione ad una persona che uccide un bambino, ad esempio, ma è anche vero che le condizioni carcerarie italiane hanno raggiunto il massimo del degrado. Io sono entrato in quei corridoi di Opera dove vivono gli ergastolani e posso dire che le condizioni di vita sono drammatiche sia per il detenuto sia per la guardia carceraria.

Magistrati fuori ruolo

Sono d’accordo perché non si può per anni e anni prendere lo stipendio altissimo di un giudice facendo altro, magari lavorando in un ministero o come consulente di una Commissione parlamentare. Si parla di mancanza di organici pressoché cronica, io questo referendum lo voterò per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione. Così magari daranno una mano per smaltire l’enorme arretrato giudiziario.

Responsabilità civile dei magistrati

Un medico che sbaglia paga per i danni che ha provocato nel paziente. E anche un avvocato o un giornalista, chiunque, sono chiamati a rispondere del proprio operato. Già nel 1987 un referendum votato dall’80% degli italiani aveva stabilito che i magistrati non facessero eccezione. E’ giusto e logico quindi che i cittadini possano ottenere dal magistrato, e non dalla collettività che paga per lui come vuole la legge Vassalli attualmente in vigore, un risarcimento. E sarebbe anche giusto che un giudice che per due, tre, quattro volte fa errori marchiani (che vengono sanzionati e che lui paga di tasca sua) possa persino venire radiato dall’ordine giudiziario. Come capita peraltro nella maggior parte degli ordini professionali. Per rendere più spazio ai giudici che svolgono un buon lavoro. Per una giustizia giusta.

Separazione delle carriere dei magistrati

Come si può altrimenti avere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del Pubblico ministero che accusa? Non a caso, e qui cito il presidente dell’Unione delle camere penali italiane Valerio Spigarelli che ha rilasciato in proposito un’intervista proprio a Clandestinoweb, l’unicità delle carriere in magistratura la vollero i giuristi fascisti come Alfredo Rocco e doveva servire a rafforzare l’autoritarismo di quel regime.

Abolizione del finanziamento pubblico partiti

Abolire il finanziamento pubblico dei partiti e la truffa dei rimborsi elettorali è semplicemente un dovere per questa politica che in Italia con questi soldi ha perpetrato dei veri e propri crimini contro l’umanità precipitando un intero paese nella sfiducia e nell’anti politica e dando voce alle proteste e alle demagogie dei più violenti.

8xmille

Mi sembra logico lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta. E non foraggiare automaticamente un clero che più volte si è dimostrato corrotto dai beni mondani che altri governi hanno regalato per ingraziarsi la chiesa ed usarla come arma di propaganda elettorale.

Immigrazione, due questioni

Credo sia giusto abrogare il reato di clandestinità ed eliminare le norme che incidono sulla clandestinizzazione e precarizzazione dei lavoratori migranti. Essere clandestini spesso è una disgrazia e non mi risulta che si possa punire chi subisce una disgrazia.

Quanto al secondo quesito, mi pare giusto abrogare quelle norme che costringono centinaia di migliaia di migranti al ricatto continuo dei caporali, creando lavoro nero, microcriminalità e l’effetto di “concorrenza sleale” con i lavoratori italiani. Inoltre, la semplice regolarizzazione di almeno 500 mila lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno già attivi in Italia porterebbe nelle casse dello Stato tre miliardi di euro ogni anno di sole tasse. E non si tratta di bruscolini. Come si suol dire.