Fa specie vedere una dei massimi esperti di comunicazione prestati alla politica presentarsi all’iniziativa più importante della sua carriera con una serie di “minkiate” da dilettanti, ma veniamo al dettaglio:

Palermo è tappezzata di manifesti che annunciano la nascita di Forza del sud e rimandano ad un sito www.forzadelsud.it che ad oggi risulta in costruzione!!!! Durante la manifestazione è stato lanciato un sito www.newsud.it che corrisponde ad un quotidiano carteceo la cui gabbia grafica è stata spudoratamente copiata da un noto quotidiano nazionale.

Il problema è che il quotidiano distribuito a mazzi durante la manifestazione, non sarà supportato nelle edicole e quindi non uscirà tutti i giorni. Inoltre il sito web consente di scaricare un pdf e nell’era dell’app store di ITunes sembra quasi una provocazione arcaica, poi se vogliamo dirla tutta l’uso del volto di un bambino per il lancio squalifica chi lo ha pensato e chi lo ha usato.

La copertura dei media nazionali è stata mediocre, mi risulta che problemi organizzativi abbiano impedito la realizzazione della diretta di Skytg24 messa già in palinsesto , mentre a livello locale abbiamo assistito ad un tutto esaurito, il massimo del massimo, ma questo circoscrive l’operazione ad una dimensione locale e perde la connotazione di evento nazionale a cui credo lo stesso Miccichè aspirasse.

Veniamo alle note positive: l’intervento di Miccichè è stato efficace, magnetico, in un contesto entusiasta e in una sala pienissima oltre ogni immaginazione, E’ mancato solo il riferimento alla lotta al clientelismo che in un paese dove vengono annunciati 300 mila licenziamenti nella pubblica amministrazione e dopo i tagli alla scuola e con i conti pubblici esangui rappresenta una scelta obbligata per trasformare i favori in diritti e fare emergere il meglio del meglio di cui il sud più di altri necessità.

Peccato che nessuno abbia fatto i test audio costringendo il leader siciliano a troppe interruzioni e i partecipanti ad aguzzare l’orecchio. L’impatto visivo sia per chi era presente, sia per le televisioni è stato pulito ed efficace, bella la scenografia, semplice e ben illuminata.

Sul piano politico il successo di partecipazione dimostra che se questa operazione fosse stata fatta un anno fa, Gianfranco Miccichè non sarebbe rilegato oggi ad una dimensione locale, ma soprattutto non avrebbe avuto come controparte un governo nazionale nella sua fase terminale ed un Premier in grande difficoltà. Un anno fa Berlusconi era ai massimi e il suo governo era fortissimo e solido.

Sul posizionamento del nuovo partito non si capisce come possa essere contro il PDL guidato da Angiolino Alfano e dal Presidente del Senato Schifani in Sicilia e allo stesso tempo essere fedele alleato di Berlusconi a livello nazionale, e non si riesce a capire come questa iniziativa possa rinforzare il governo Berlusconi e il centrodestra come sostiene Mara Carfagna.

La Forza del Sud mostrata muscolarmente oggi da Miccichè e dai suoi ha messo in evidenza una capacità di aggregazione che in pochi possono esprimere nel Paese e nemmeno le sbavature sulla comunicazione addebitabili a dilettanti che improvvisano competenze di cui sono privi, hanno potuto offuscarla. La base di questa forza sta nei 600 amministratori locali che hanno aderito al progetto miccicheiano.

Questa struttura saldata all’indubbio carisma che Miccichè ha in Sicilia garantisce una solida dote elettorale nelle tornate amministrative, comunali, provinciali e soprattutto Regionali. Sarà difficile fare eleggere il presidente della regione senza passare da casa Miccichè. Ma per il parlamento italiano le possibilità di Forza del sud di essere una forza autonoma sono ad ora zero.

E allora perché lanciare questa iniziativa i cui confini sono oggettivamente incerti ed invece non puntare direttamente ad una candidatura per la Presidenza della Regione attraverso un comitato elettorale flessibile, moderno, all’americana che costringe le forze politiche ad accettare la Forza di Miccichè e non a subirne la capacità interdittiva?

Il Partito di Fini rappresentato da Granata, l’autonomismo del Presidente Lombardo e il Pdl di Berlusconi saranno veri macigni sulla strada dei “sudisti arancioni” in una regione laboratorio dove la competizione politica è violentissima e l’offerta ampissima, forse Forza del Sud sarebbe dovuta partire in altri tempi e altri modi.

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