Ho aspettato qualche giorno per essere certo di avere capito cosa stava succedendo a Palermo e quali conseguenze avrebbe avuto non solo nel capoluogo siciliano. Si è trattato di un’immensa partita a scacchi, chi abbia vinto o perso lo sapremo dopo il voto. Ma possiamo vedere come gli attori si sono preparati al voto. Il caso di Costa è clamoroso: lanciato dal Terzo Polo (Fli, Mpa e Udc) era sin dall’inizio riuscito a portare con sé il Grande Sud di Gianfranco Miccichè. Per la prima volta il Terzo Polo era riuscito a emarginare il Pdl che a Palermo ridotto al 15/20% rischiava di state fuori da tutti i giochi. Un successo soprattutto di Lombardo in Sicilia e di Fini, che tornava a correre per vincere e non solo per testimoniare la sua esistenza.

Ma Massimo Costa è stato uomo di Cascio e Pellerito, candidato ombra, è uomo di Miccichè; alla fine tutto è tornato all’interno di logiche classiche. Miccichè ha ottenuto da Alfano l’appoggio per la corsa alla presidenza della regione, e questo non poteva che avvenire in contrapposizione con Lombardo che è l’attuale presidente, e Costa si è portato a casa il Pdl e soprattutto Cascio. L’Udc siciliano tendenzialmente si colloca con chi vince e Fli, con figure importanti come Briguglio e Granata, ha fatto la figura del pistola. Certamente non sono mancati i segnali, ma probabilmente non c’è peggior cieco di chi gira la testa per non vedere.

Un esempio su tutti che mi ha colpito l’ho trovato sul blog di Giammario Mariniello il capo dei giovani di Fli che scriveva: ” … non mi fido mai di quelli che senza nemmeno conoscerti esagerano con superlativi e complimenti: ne ho visti troppi così. Comunque far parlare Costa a #liberalizziamo mi sembrò una buona idea. E così sembrò a tutti: facciamo la scaletta degli interventi (che gli giro) e lo piazzo a metà mattina, perfetto per TG e agenzie.

Il 25 febbraio alle 10 Massimo Costa viene al partito. Parliamo di Palermo e di sport (lui judoka, io tennista). Poco di politica. Anzi, a dire il vero parla più il suo stratega-braccio destro (Pellerito). Il che già mi mette in allarme, anche se non mi faccio mai condizionare dalla prima impressione. Ci andiamo a prendere un caffè nella “Galleria Sordi” prima di avviarci al Tempio di Adriano. Lo avvicinano le agenzie e dopo tre domande dei giornalisti e dopo tre risposte-non-risposte, questi se ne vanno. “Non gli ha detto nulla, non ha dato nessuna notizia e quelli se ne sono andati”, si lamenta il capo ufficio stampa di FLI. Vabbe’…

Parte #liberalizziamo e dopo i primi interventi tocca a lui. Si muove bene sul palco centrale, da lui definito un “ring”. Le prime parole sono per ringraziare me, Italo, Fini, Roberto e anche i ragazzi che han parlato dopo di lui, tra cui Brian, che però all’ultimo momento è stato spostato dopo l’intervento di Costa. Aveva imparato tutto a memoria, in base alla scaletta che gli avevo inviato…”.

Molto di più di un segnale: non credete che se fosse questo il profilo sarebbe stato gravissimo portalo a fare il sindaco di Palermo? Ma forse Mariniello esagera.

Ora il Terzo Polo ha ripiegato su Alessandro Aricò un altro giovane che punta a mandare al ballottaggio Massimo Costa per consentire ai terapisti di riacquistare una centralità perduta. Difficile pensare che se Massimo Costa sarà costretto al ballottaggio potrà contare sui voti di Aricò, perché lo “Sgarbo” di Costa porta il Terzo Polo dritto verso Ferandelli il candidato del Pd che ha battuto la Borsellino e uscito un po’ malconcio dal confronto, infatti il governo regionale di Lombardo conta sui voti proprio del Pd ed è impossibile pensare che possa muoversi mettendo a rischio la sua giunta e dalle parti di Fli Costa non lo voterebbero manco se si facesse santo. Ora, l’anomalia è l’udc ma lo è solo per chi non conosce i democristiani. Massimo Costa ora conta su una base elettorale intorno al 45% quindi deve spingere per chiudere subito la partita che nel secondo turno lo vedrebbe sicuramente sfavorito: quello da cui si deve tenere lontano è l’ombra di Cammarata che ha lasciato in città una ferita profonda, ma per questo Costa può contare su Pellerito.