Oggi sono finite le vacanze, l’apertura delle scuole è il momento che segna la ripresa, le questioni aperte e i problemi da affrontare sono più di quelli che abbiamo lasciato all’inizio del periodo estivo, tante domande e poche risposte.

Gli americani però un problema pare lo abbiano risolto: hanno NAZIONALIZZATO due banche (Fannie Mae, Freddie Mac) che stavano per fallire, meno male perché così tanta povera gente non finirà sul lastrico. Ma com’è che la patria del liberismo, dei teorici del “più mercato e meno Stato”, del “mercato come assoluto regolatore di tutto” e del privato sempre meglio del pubblico, si piega di fronte alla prospettiva del fallimento di due banche e con esse di tutto un modo di pensare? Ma allora lo Stato serve? Le privatizzazioni che anche nel nostro Paese hanno tanto successo forse non sempre sono sinonimo di miglioramento del rapporto qualità/prezzo per gli utenti, pensate al caso Telecom, oppure a quelle dell’acqua che ancora oggi si stanno realizzando.

Negli Stati Uniti si sono fatti carico sopperendo nell’interesse dei cittadini ad una mala gestio non semplicemente di un singolo banchiere ma di un intero sistema che ha ingannato e truffato i consumatori. Infatti come dice Tremonti (e se lo dice lui che è stato il prinicpe dei liberisti!) nel suo libro – La paura e la speranza: ” ….per secoli le banche hanno preso denaro sulla fiducia e prestato denaro a rischio, l’arte del banchiere essendo in specie nella capacità di valutare il rischio proprio così assunto e gestito” e ancora ” ….la rottura del vecchio equilibrio tra rischio e responsabilità e una fortissima asimmetria tra origine e responsabilità del rischio” e ancora ” …..è così che le banche si sono liberate del proprio originario rischio trasferendolo a terzi. Impacchettano i propri crediti in prodotti finanziari a volte denominati bond.”

Una “bond” di truffatori. Allora non si capisce perché se la Stato interviene negli Stati Uniti, così come ha suo tempo a fatto in una situazione simile la Gran Bretagna, Almuna si impunta così caparbiamente sulla questione Alitalia. La legge non è uguale per tutti? O per qualcuno è ancora più uguale?