Luigi Crespi è stato ospite della puntata di Omnibus del 15 ottobre, dove si è parlato del voto di fiducia che ha salvato ancora una volta il governo, del decreto sviluppo e delle prospettive dell’opposizione e delle forze di governo.

“Non accadrà nulla. Reputo l’esperienza di questo governo ormai finita: siamo di fronte a delle formalità. Il decreto per il rilancio non si farà”.  “Mi concentro sul Pd e sull’opposizione: se in questo momento avessimo il centrosinistra e il Pd all’opposizione, che cosa farebbe? Io credo che se il Pd, che è il partito più importante dell’opposizione, non regolerà i propri conti offrendo un’offerta politica diversa da quella dell’Unione ci troveremo di fronte allo stesso problema con il prossimo governo, identico a quello che abbiamo avuto con Prodi e a quello che abbiamo avuto con Berlusconi. Perché se aggreghiamo dei poli e delle coalizioni sulla base della costruzione del proprio consenso contro il nemico e non sui valori e sui programmi, che sono capaci di guidare il rapporto con l’opinione pubblica, ci troveremo sempre di fronte allo stesso problema”.