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Sette italiani su dieci pronti ad affidargli i propri figli. Il sondaggio di oggi parla chiaro e più che un avvallo ai sistemi pedagogici di Silvio Berlusconi, sembra una bocciatura di Franceschini e del suo infelice approccio.

D’altronde le campagne elettorali sono cosi, lavori come uno schiavo, consumi le suole delle scarpe, poi magari in un momento di stanchezza spari una “minchiata” ed il lavoro di mesi sfuma in un secondo

Ed è cosi che l’operazione di Silvio Berlusconi e del suo entourage, ha fatto si che si riuscisse ad intestare a Franceschini e Repubblica l’idea di un complotto, di un aggressione e di un tentativo di screditamento nei confronti del premier, che francamente và detto con chiarezza è una pura invenzione.

Vi spiego perché.

La vicenda di Noemi che è il perno di questa campagna elettorale, viene innescata da un articolo uscito su FareFuturo la rivista di Gianfranco Fini che assumeva una posizione durissima contro le veline che sarebbero dovute essere presenti nella lista del Pdl alle europee.

Repubblica successivamente ha dato notizia della presenza di Silvio Berlusconi ad una festa di compleanno, che non era certamente clandestina visto il numero dei partecipanti, quindi di per se nulla di particolarmente aggressivo, ma il combinato disposto ha fatto esplodere la “bomba Veronica” che con un comunicato all’Ansa è stata l’unica sino ad oggi ad aver accusato il marito di cose gravissime.

E’ a quel punto che Silvio Berlusconi decide di politicizzare il divorzio con la moglie, presentandosi notte tempo da Vespa e raccontando una francamente discutibile versione dei fatti, per la verità noi non siamo riusciti a capire se parlava agli italiani o a sua moglie, confondendo i livelli del pubblico, del privato del politico, dell’istituzionale.

Un enorme marmellata maleodorante

Su quella puntata di Vespa si è concentrato così il lavoro di verifica dei giornali nei giorni successivi, che oggettivamente ha trovato molte troppe incongruenze.

Questi sono secondo me i fatti, questa vicenda non sarebbe esplose in queste dimensioni internazionali se la moglie non avesse mandato quella mail notturna e Berlusconi non fosse andato da Vespa, tutto il resto è una conseguenza diretta del comportamento della famiglia Berlusconi.

Ma noi sappiamo che Berlusconi quando è in difficoltà dà il meglio di se, e a pochi giorni dal voto mi aspettavo un colpo da teatro del tipo, “Noemi è mia figlia” o cose del genere che avrebbero ribaltato il sentiment in prossimità del voto.

E ad onor del vero ancora oggi mi aspetto la zampata.

Così come per la verità ha già fatto in chiusura di quasi tutte le campagne elettorali degli ultimi anni.

Però questa volta Silvio sembrava non aver assorbito il colpo di questa vicenda, rintanato nella sua torre d’avorio ha abbandonato il metodo con il quale ha vinto in Abruzzo o in Sardegna: Berlusconi in mezzo alla gente, i comizi, la pubblicità, insomma tutto il suo armamentario classico, ed ogni giorno che passa è un giorno perso un occasione mancata, e per la prima volta ci è apparso anche nelle sue uscite pubbliche nervoso, teso a occhi bassi.

Chi a questo punto è andato in aiuto a Silvio Berlusconi ?

Beh, oltre il solito avversario di comodo Antonio Di Pietro, inaspettatamente è arrivato Franceschini, che dopo aver fatto un percorso più che dignitoso nelle apparizioni televisive è andato a schiantarsi con una battuta di quelle che pesano e lasciano il segno.

Strano, lui che ha passato cosi tanti anni al fianco di Zaccagnini, che era cosi lontano da questo tipo di approccio, strano proprio lui che deve distinguersi tra un idea di grandiosa inutilità di Veltroni ed un inutile aggressività di Di Pietro, ma si sa, i due poli si attraggono e la differenza tra Pd e Pdl sta solamente in una lettera” L”.

“L” come libertà, quella che si riduce sempre di più in questo minuetto, in questo teatrino ridicolo che vuol vedere la politica imprigionata in due opzioni: o con Berlusconi o contro Berlusconi.

Ma c’è uno spazio secondo me che è oltre Berlusconi, e che oggi non possiamo vedere, ma per questo non è legittimo pensare che non esista e che comunque la pensiate è la davanti a noi nel futuro.

LEI FAREBBE EDUCARE I SUOI FIGLI DA SILVIO BERLUSCONI?
%
Sicuramente si
52,0
Probabilmente si
20,0
TOTALE POSITIVI
72,0
Probabilmente no
6,0
Sicuramente no
14,0
TOTALE NEGATIVI
20,0
Non so/non risponde
8,0

Sondaggio realizzato da Crespi Ricerche su un campione di 500 casi con interviste telefoniche CATI su popolazione maggiorenne il 28 maggio 2009