Ho partecipato alla presentazione del nuovo mensile diretto da Salvatore Carrubba, ‘Il Sud’. Un progetto culturale che riempie un vuoto, necessario per un’elaborazione politica di cui il meridione ha bisogno piu’ che ogni altra zona del nostro Paese.
Il mensile che ho avuto per le mani oggi per la prima volta è ben fatto dal punto di vista grafico: si richiama a quell’arancione che ha lanciato Gianfranco Miccichè alla nascita del suo ‘Forza del Sud’. Alla presentazione del nuovo mensile era presente tra gli altri Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, regione in cui questo mensile ha preso vita per diversi motivi: perchè Carrubba è di Catania, ma anche perchè Biagio Semilia è di Palermo. L’intervento che pero’ piu’ mi ha colpito è stato quello del Governatore della Campania Stefano Caldoro che ha dichiarato, senza se ne’ ma, riferendosi al Fondo sanitario 2011, “non daremo l’intesa al piano di riparto della sanita’” e ha chiesto che il Governo garantisca un federalismo equilibrato e competitivo.

La parola ‘competitivo’ mi ha colpito piu’ di altre, perche’ Caldoro ha chiesto che ogni regione abbia lo stesso punto di partenza, in quanto il sistema cos come pensato oggi garantisce l’esistenza che al sud invece incide nella carne viva, facendo perdere ulteriori decine di posti di lavoro. Una presa di posizione coraggiosa. E’ una delle prime volte che si discute di federalismo non considerandolo un impianto ideologico. Se ne fanno invece i conti e se ne misurano le conseguenze e si ha la conferma che il federalismo, parola che puo’ affascinare i sostenitori bergamaschi della Lega, non ha alcun senso se prima non si parla di ‘quale’ federalismo. E se il giovane governatore della Campania apre la sfida sulla competitivita’ delle regioni del sud, forse si sta attivando il processo che potra’ veramente consegnare al Paese un federalismo che non sia parafrasi della secessione, ma di efficienza dello Stato. In bocca al lupo a Carrubba e a ‘Il Sud