Chi ha la pazienza di seguirmi conosce le mie posizioni di grande distanza da Berlusconi ma ha avuto modo di constatare come non sono mai stato suggestionato dall’avvento di Mario Monti anzi sono stato uno dei primi a criticarlo per una straordinaria incapacità di comunicare e di rappresentare l’attività del Governo fuori dalla insopportabile retorica dei “salvatori della Patria”.

Ma oggi dobbiamo registrare che questo governo ha e sta devastando l’assetto degli schieramenti e dei partiti.

A questo punto, però, io credo che se Passera e Monti riusciranno ad evitare la recessione o dovessero incrociare un minimo di ripresa economica l’effetto sarà devastante sui partiti che dovrebbero accettare la loro incompetenza e la loro inadeguatezza nell’affrontare le emergenze economica pressati da un’idea arcaica di produzione del consenso dove la mediazione passa da un ottimismo di maniera e da un’incapacità di dare “visione al futuro”.

Basterà un segno di ripresa dell’economia per candidare gli uomini di questo governo a prendere il posto dei nostri vecchi politici, basterà un piccolo segno più per fare fuori un’intera classe politica che non capisce e non riesce a capire che la maggioranza del paese indica proprio la categoria dei politici come il problema più grande nel nostro paese.

Basterà un piccolo segno più per chiudere un’epoca e secondo me è molto probabile che questo accada senza che i vecchi politici se ne accorgano… E forse è meglio così.