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La disoccupazione in Italia ha raggiunto l’8,5% ma “potrebbe salire oltre il 10%” per effetto della crisi che comportera’ la riduzione del personale in 2 imprese su 5.  E’ l’allarme lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nelle considerazioni finali all’Assemblea Ordinaria della Banca d’Italia

“una volta superata la crisi, il nostro paese si ritroverà non solo con più debito pubblico, ma anche con un capitale privato  depauperato dal forte calo degli investimenti e dall’aumento della disoccupazione”. E con il rischio di limitarsi a tornare “su un sentiero di bassa crescita come quello degli ultimi 15 anni, muovendo per di più da condizioni nettamente peggiorate”.

Quest’anno in Italia “la crisi mondiale determinerà, secondo le previsioni più aggiornate, una caduta del Pil di circa il 5%”, mentre il deficit pubblico dovrebbe salire a oltre il 4,5% del Pil (oltre il 5% nel 2010). A fine crisi il debito/pil sarà a livello dei primi anni novanta, ovvero in area 120%.

il Governatore però lancia  un messaggio di speranza alla nazione! forse perchè l’unico bilancio che chiude con un utile netto in crescita è quello della Banca d’Italia, 175 milioni di euro rispetto ai 95 milioni dell’anno precedente. CHE CORAGGIO