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Di Monica Gasbarri – Se si pensava che dopo lo scoop del Tempo fosse stato detto tutto sulla manifestazione degli operai delle acciaierie di Terni a Roma in Piazza dell’indipendenza, un reportage di Diego Bianchi per Gazebo mandato in onda ieri sera ha riaperto il dibattito sulla gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine.

Dal video si capisce chiaramente come la ricostruzione della giornata fatta a posteriori dal Ministro Alfano, non abbia in realtà nulla a che vedere con quanto è realmente accaduto, così come è stato documentato dall’occhio indiscreto di Zoro.

La manifestazione, assolutamente pacifica, si anima dopo l’incontro dei rappresentanti sindacali con esponenti dell’ambasciata tedesca (ai quali si erano rivolti per cercare di avere una voce più autorevole di fronte ai vertici della Thyssen, azienda che sta mettendo in mobilità gli operai delle acciaierie). Il malcontento per la freddezza mostrata nei loro confronti è la scintilla che fa nascere la volontà di muoversi all’indirizzo del Ministero dello Sviluppo economico.

Piazza dell’Indipendenza è completamente presidiata quando il corteo decide di muoversi in maniera spontanea e sgangherata verso il Ministero. Alla testa dei manifestanti, alcuni leader sindacali tra cui, dalla terza o quarta fila risale anche Maurizio Landini che poi diventerà protagonista assoluto degli scontri.

Le immagini sono inequivocabili: il corteo si muove pacifico, fin quando non si vede e si sente chiaramente un funzionario della polizia ordinare la carica, prima ancora che si fosse potuto consumare alcun contatto tra i manifestanti e la polizia.

Da quel momento in poi scoppia il caos e il confronto si anima (ripreso da più parti e raccontato dalla stampa a caldo). A terra rimangono feriti alcuni operai; poi si scoprirà probabilmente colpiti per errore da una sorta di “fuoco amico”. Ma non è questo il punto. Il punto infatti sta tutto in quell’ordine: “caricate”. E sulle sue ragioni.

Il giorno dopo, Angelino Alfano ha riportato al Parlamento quanto accaduto in piazza Indipendenza a Roma. Secondo le parole del Ministro degli Interni (che però non trovano riscontro nelle immagini che integralmente documentano la giornata) “era subentrato il timore che i manifestanti potessero dirigersi verso la Stazione Termini. Al corteo è stato inutilmente imposto l’alt, e inevitabilmente è avvenuto un contatto fisico che ha portato al ferimento di quattro lavoratori e di quattro agenti delle forze dell’ordine”.

Nel video girato da Gazebo si percepisce, invece, chiaramente come il corteo volesse muoversi verso il Ministero e stesse seguendo un percorso obbligato, dal momento che le strade “limitrofe” alla piazza erano chiuse. Alla testa del corteo, ancora pacifico, leader sindacali cercano di fermare lo scontro partito dopo l’ordine di caricare.

Il video ha immancabilmente scatenato reazioni e riaperto di fatto la discussione su come sia stata gestita una piazza altrimenti pacifica. Quello che c’è da notare, se non altro, è l’incredibile imprecisione della ricostruzione fornita al Parlamento da Alfano che, a differenza di Landini, non era di certo in prima linea…

Per chiudere (almeno per il momento) questa vicenda, prenderemo a prestito i commenti di Orfini e di Airaudo: “Capisco che è impegnato ad annullare matrimoni,ma il prefetto di roma potrebbe trovare un minuto per spiegare le nuove immagini sulla carica” ha scritto su Twitter il primo, mentre il secondo chiede a gran voce le dimissioni di Alfano, per incompetenza, o per malafede. Scegliete voi.

Fonte: Data24News