Ho qualche problema a capire ed interpretare alcuni episodi, il primo forse è il più noto e riguarda il modo con cui il sindaco Moratti si è liberata di Vittorio Sgarbi espulso licenziato come un dipendente infedele. Il risultato è stato quello di animare una campagna anti-Moratti sostanziata da decine di interviste, libri e atti giudiziari che hanno danneggiato il sindaco e il suo governo.

Il secondo caso riguarda l’assessore Tiziana Maiolo anche lei rimossa, rea di esercitare il diritto di critica che da quelle parti viene vissuto come lesa maestà, in questo caso il rumore non è stato assordante ma pari a quello della De Albertis rimmossa già qualche mese fa. Il totale di assessori cacciati arriva così a tre.

Ma venendo ai giorni nostri abbiamo dovuto subire la polemica di un’altro assessore, Maurizio Cadeo che è andato dicendo “Farò tutto quanto è in mio potere – ha affermato l’assessore – per evitare l’affissione del manifesto, di cui contesto il messaggio, che lede il sentimento religioso dei cittadini”. Non si tratta di un commento ad una campagna di affissione del “Teatrino” (celebre ritrovo di pornostar) ma bensi di un poster che rappresentava una donna nuda stesa su un materasso bianco nella posa della crocifissione per la giornata mondiale contro la violenza sessuale.

Di ieri l’ultima: MILANO – MORATTI NEGA LA GRANDE MEDAGLIA D’ORO A ENZO BIAGI. Io non ho mai avuto simpatia per Enzo Biagi e sono di quelli che diffida di chi si rappresenta imparziale e sopra le parti, ma qui non si misura il giudizio personale e non si capisce perchè uno come Biagi non possa ricevere un riconoscimento dalle istituzioni milanesi.

Ma la cosa più grave sono le motivazioni con cui è stata sostenuta questa scelta e ne prendo una su tutte quella di Gallera, capogruppo di Forza Italia  che ha detto – la sua candidatura alla grande medaglia d’oro non era per rendere un merito alla persona, ma per farne uno strumento politico. Noi ci siamo voluti sottrarre a questo gioco” Il fatto che la stessa Moratti avesse espresso un opinione positiva per il riconoscimento a Biagi, non toglie che in questo gesto c’è la filosofia con cui “donna Letizia” a guidato la città fino ad oggi, un incrocio tra una badante e una badessa

Noi non siamo caduti in questo gioco? Caro Gallera siete caduti oltre ogni gioco possibile, vi state coprendo di ridicolo e mi auguro che presto i milanesi che sono da sempre generosi e lungimiranti vi caccino a calci nel culo come rappresentati di una classe politica non degna di Milano e sappiano scegliere anche dentro i vostri partiti persone e dirigenti che non facciano arrossire una città che francamente merita di meglio.

“Milano vicino all’Europa, Milano gambe aperte che ride e si diverte”