Stupefacenti le conversioni d’agosto per quantità e qualità, la più sorprendente è quella dei cantautori, vecchi arnesi che negli anni settanta hanno riempito i loro conti correnti facendo i compagni a tutto tondo. Ora Jannacci va alla festa di Comunione e Liberazione e dice di avere incontrato Gesù su un tram e che scendendo dalla croce avrebbe preso a calci tutti e io aggiungo per primo proprio lui.

Il secondo è Roberto Vecchioni che si è fatto un libro che farfuglia di dati e cielo. Entrambi non vendono un disco da lustri e non hanno più niente da dire tanto che nessuno li ascolta più, un peccato perché i due sono stati dei veri pilastri della musica aurorale milanese, e Jannacci è uno che è andato oltre la musica. Ma con l’età spesso taluni perdono dignità e lucidità.

LE CONVERSIONI A ME NON SONO MAI PIACIUTE QUANDO VENGONO ACCOMPAGNATE DA PROCLAMI E FESTE.

Parlo di tutte le conversioni in tutte le direzioni, certo che se si tratta di conversioni religiose si realizzano solo grazie al clamore dell’annuncio che rinforza i credenti e diventa strumento di proselitismo. Gaber negli ultimi lavori, prima della sua morte, ci ha regalato testi di grande intensità spirituale, lo ha fatto silenziosamente senza parate festose e senza che nessun vitello grasso venisse sgozzato.

Io credo che la scoperta della propria spiritualità sia un fatto profondamente intimo e personale e che si debba manifestare con pudore, ma il narcisismo frustrato di taluni artisti deve pagare un prezzo che non deve confondere e coglierci distratti.

Ma la conversione d’agosto più clamorosa è quella del popolo della sinistra che ha accolto Gianfranco Fini come un eroe alla festa democratica di Genova. Qualcosa che stona per la mancanza di misura, non tanto per la folla o per la fila per l’autografo, ma perché Fini dice cose che altri leader di sinistra dicono da tempo e molte delle quali condivisibili. L’entusiasmo non mette in evidenza la crisi di leadership del PD ma la dispersione culturale del suo popolo confuso e pervaso da un moralismo senza morale, schiavi di un linguaggio senza idee, senza speranze tanto da entusiasmarsi oltre ogni misura per Gianfranco Fini che da ieri è diventato il vero leader morale del centro sinistra, infatti nessun altro leader ha ricevuto lo stesso affettuoso trattamento. Questa gente ha perso la trebisonda, vittime di una conversione collettiva che conduce all’estinzione.

FINI SPINGE BERSANI A SINISTRA