OMNIROMA

30 mar. – “Dopo aver azzeccato che Rutelli non sarebbe passato al primo turno e dopo aver intuito l’elezione di Alemanno, che non era facile né scontata, anche oggi registriamo un successo che nasce dalla collaborazione tra la nostra struttura e l’agenzia di stampa Omniroma, con cui c’è stato uno scambio di notizie e informazioni che ha consentito di formulare, anche in termini campionari e statistici, le domande opportune per poter elaborare la realtà”. Tra i pochissimi istituti demoscopici ad aver previsto la vittoria di Renata Polverini nel Lazio nell’ultimo sondaggio svolto per Omniroma e pubblicato il 9 marzo , Luigi Crespi, patron della Crespi ricerche, il giorno dopo la vittoria del centrodestra alle regionali rivendica soddisfatto quello che definisce “un successo della credibilità”. “

Ammettiamo pure un pizzico di fortuna – aggiunge Crespi – perché quando i margini sono così ristretti ci vuole anche quella. È vero che la maggior parte degli istituti dava una vittoria secca della Bonino, e anche a noi è capitato che lei fosse avanti nei sondaggi. Ma non abbiamo mai pensato, anche con la caduta della lista del Pdl a Roma e provincia, che questo determinasse un cambiamento dell’opinione pubblica, ossia che elettori del Pdl potessero votare centrosinistra. Questo ha fatto la differenza. In oltre, confermo quanto ho dichiarato il 9 marzo: il caos liste ha paradossalmente reso la Polverini più nota”.

Nel merito del risultato elettorale, secondo Crespi nella fase finale della campagna elettorale ha pesato l’impatto mediatico di Berlusconi, determinante per l’endorsement degli elettori del Pdl. Questo anche a danno degli altri partiti della coalizione. Poi bisogna aggiungere la forte reazione delle altre province”.

“Noi – conclude Crespi con una punta d’orgoglio – siamo stati i primi a indicare il sorpasso della Lega nel Veneto e il suo grande successo, e gli unici ad annunciare il successo delle liste di Beppe Grillo.

Anche in questi casi, come per le regionali nel Lazio, ci siamo giocati un pezzo di credibilità. È andata bene, come altre volte in passato, e questo non può essere solo un caso. Ora continueremo a misurare nel tempo la credibilità di questi amministratori”.