L’edizione romana del quotidiano La Repubblica ha pubblicato oggi un ennesimo articolo che cita a sproposito il mio nome. Attribuendomi la direzione di fantomatiche cabine di regia, di essere l’animatore di Alemanno, ovviamente con l’unico obiettivo di offendere il sindaco di Roma in maniera ormai ripetuta, ripetitiva e ossessiva.

Oggi è il turno di Giovanna Vitale, che scrive: “Da quando la cabina di regia sul fronte della comunicazione è stata stabilmente occupata da Luigi Crespi, senza il quale ormai l’inquilino del Campidoglio non muove passo, i margini di manovra dello storico portavoce Simone Turbolente si sono ridotti all’osso”. Ma quale cabina di regia? Ma di cosa parla questa signora? Non solo. Poi conclude il pezzo raccontando di spostamenti di alcuni collaboratori del sindaco, da Simone Turbolente a David Mariotti Bianchi, passando per Ester Mieli. Tutti ragazzi che ho avuto modo di conoscere e apprezzare per le loro qualità professionali. Ragazzi che, secondo l’autrice di questo geniale articolo non dovrebbero farsi “illusioni sul proprio spazio operativo” perché “la presenza di Crespi li farà vivere in una sorta di libertà vigilata”.

Sono allibito, stupefatto e, francamente, non so più come altro dirlo: ma questi di Repubblica, di che cazzo stanno parlando?

P.S.: Se qualcuno potesse darmi una mano per far cessare questa follia, indicarmi una cura o un bravo psichiatra per avere un consiglio, lo pregherei di farmelo sapere.