Ho letto, in questi giorni caratterizzati da una carenza di notizie, che qualcuno, il 26 di dicembre, ha pensato di stimare il crollo dei consumi di Natale parlando di un -20%.

Qualcuno ha addirittura indicato la percentuale di scarti e di avanzi: il 25% dei manicaretti natalizi sarebbe finita nella pattumiera.

A lanciare queste cifre IMPOSSIBILI sono associazioni di categoria ed affini, ma nessuno riesce a sapere CHI ha fatto le rilevazioni, quale istituto abbia mobilitato migliaia di intervistatori per misurare puntualmente il disastro. Nessuno riesce a sapere quale metodologia sia stata utilizzata o con quale mezzo sia stata fatta la rilevazione.

Si tratta di vere bufale a cui i media per pigrizia abboccano. Non voglio dire che non ci sia la crisi e che i consumi non siano in calo, ma la misurazione e i dati che la rappresentano oggi sono evidenti invenzioni per chi cerca visibilità a poco prezzo.

Quando si effettuano i sondaggi politici gli istituti devono invece comunicare metodo di ricerca e campione e depositarlo nel sito della Presidenza del Consiglio; naturalmente i ricercatori delle “feste” non hanno neanche questo onere: ai media servono così ma voi non fidatevi.