GIGI D ALESSIO E MARCO PANNELLAOggi, Radio Radicale mi ha contattato per avere  un commento in merito all’articolo apparso sulla prima pagina del Corriere della Sera a firma di Aldo Grasso,  sulla “conversione laica di Gigi, il neomelodico”.

Il Gigi in questione è il cantante Gigi d’Alessio; la conversione laica riguarda la sua recente adesione al Partito Radicale e l’incontro con il leader del partito, Marco Pannella.

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I toni  sono abbastanza particolari. Quale è la sua opinione Luigi Crespi su questa posizione di Aldo Grasso?

E’ difficile avere un’ opinione su quello che è stato un inveire,  nel senso che non si capisce quale sia la critica dal momento che la conversione è un evento cristiano auspicato. Ma io non credo si tratti neanche di una conversione da parte di Gigi d’Alessio, ne tantomeno  una conversione di Marco Pannella verso la neomelodica. Credo sia stato un incontro tra due persone molto diverse, con storie molto diverse e che a un certo punto si sono incontrate riconoscendo reciprocamente  il valore di quell’incontro.  Trovo che ci sia una certa puzza di snobismo e soprattutto una descrizione volutamente degenerata e denigrante di Gigi d’Alessio. Quando fa quel riferimento alla camorra è un tentativo snob di buttare merda lì così a caso. E dobbiamo dirlo,  perché il caso a cui si riferisce, quando dice che  uno che fa il cantante neomelodico, negli anno ‘70 ’80, a Napoli, che fa quella carriera, può capitare, il riferimento è ai famosi matrimoni, di aver cantato per un camorrista

Tra l’altro non è che uno richiede il casellario giudiziario

Bravo, non è che richiede il casellario giudiziario. Pero questa cosa lui (Gigi d’Alessio) l’ha detta nella famosissima intervista a Vanity fair rompendo il velo dell’ipocrisia ma tracciando in quel momento la sua distanza da quel modus vivendi. Definire d’Alessio in qualche modo,  “colluso” con la camorra, è quanto di più sbagliato si possa fare,  tant’è che questo gli è stato riconosciuto sia dai tribunali che dall’opinione pubblica. Questa è la cosa più grave, insieme all’atteggiamento snob,  per il quale non si può, non si possono fare queste cose nei confronti di una persona.

Ma l’attacco più grosso secondo me è a Marco Pannella, perché è come se non si voglia riconoscere ancora una sua capacità attrattiva, non solo per la sua storia, ma anche per la sua attività di oggi. Lo trovo in quell’articolo, che francamente ho letto senza grande entusiasmo e che non mi ha certamente scosso. Aldo Grasso è abbastanza puntuto in genere e svolge questa funzione di essere acido, però in questo caso più che acido,  è stato un po’ lassativo, devo dire.

E anche un peccato che i Radicali e Marco Pannella, relativamente alla possibilità di accedere all’informazione, sappiamo quali sono le campagne sul silenziamento , conquistino la prima pagina del Corriere della sera proprio in questo modo.

Beh è difficile sapere per quale motivo Marco Pannella stia conducendo ad esempio uno sciopero della fame e uno sciopero della sete: ormai non lo si sa. Si sa che è uno stato permanente. Però se Gigi d’Alessio decide di farsi una tessera radicale perché vede un documentario, o perché ha l’occasione di capire che cosa ha fatto (Marco Pannella) in un momento particolare della sua vita e ne riconosce l’uomo politico, sociale e culturale e decide come tributo di iscriversi al partito radicale e di farlo in maniera pubblica e con una certa enfasi, allora questa cosa finisce  sulla prima pagina del Corriere della sera. E questo dà un po’ anche la misura della qualità della nostra informazione che non mi sembra in un momento particolarmente brillante; non mi sembra che abbia cambiato passo ne tantomeno abbia cambiato verso, ma che va facendo il verso a quella che dovrebbe essere una informazione, un accesso alle informazioni  che sia non dico pari ma che consenta a tutti i cittadini di formarsi una opinione corretta.

Sul caso di d’Alessio e su questa famosa iscrizione credo che invece, nonostante quello che scrive Aldo Grasso, i cittadini, grazie alla rete, grazie ai tanti articoli che ho visto uscire molto attinenti, si sono fatti un’idea.

D’Alessio ha detto “non condivido tutte le tue idee, però sono qua perchè tu possa continuare a dirle, a manifestarle. Perchè reputo che il fatto che tu ci sia, che tu esista mi fa sentire più tranquillo. Mi fa sentire più garantito”

Questa è una frase che mi ha colpito perché è una frase semplice e lineare ed efficace e mi aspettavo di sentire Marco che cantava “non mollare mai” e invece questa cosa ce la siamo risparmiata. Però prossimamente io un duetto d’Alessio Pannella  non mollare mai me lo aspetto.

Buona domenica a tutti e buona festa della mamma. Una nota di leggerezza ci vuole in questa domenica appesantita da Aldo Grasso: che si mettesse a dieta!