Il fermo immagine, tratto da un video pubblicato sul profilo facebook Lega Salvini Premier, mostra un momento dei lavori del tavolo del contratto di governo Lega-M5S alla Camera, 15 maggio 2018.
FACEBOOK LEGA SALVINI PREMIER
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Dal mio blog su HuffPost – Parte il governo del cambiamento, cambio di paradigma potente, rottura dei modelli radicati negli ultimi vent’anni. Difficile trovare precedenti, non ci sono esempi, almeno in Italia. Per Salvini esiste una traccia che può darci delle indicazioni sulle intenzioni con cui si appresta ad affrontare l’avventura di governo della Lega.

Donald Trump può essere considerato un presidente disastroso ma il suo avvento è stato rivoluzionario e il suo successo non deve sorprendere perché Trump ha fatto esattamente quello che aveva promesso ai suoi elettori e francamente nessuno avrebbe puntato un solo centesimo sulla possibilità che il suo programma elettorale potesse prendere corpo nella realtà.

Se Salvini trasformerà in legge i suoi cavalli di battaglia: tasse, Fornero, clandestini etc. sarà il primo a trasformare il trumpismo in un metodo politico, cosa che può farci inorridire ma che certamente gli restituirebbe un consenso inimmaginabile.

Per quanto concerne il M5S non credo sia un caso che Luigi Di Maio parli del presidente del Consiglio come “amico del popolo” che non è un’invenzione pentastellata ma un giornale fondato nel settembre del 1789 da Jean-Paul Marat durante la Rivoluzione Francese.

Il giornale, veniva venduto all’alba per un soldo. Lo stile degli articoli, molto aggressivo verso gli antirivoluzionari e i moderati, di cui si chiedeva esplicitamente la testa. L’Ami du peuple in prima pagina recava sotto al titolo, le parole “Vitam impendere vero” (sacrificare la vita per la verità), un’espressione di Giovenale che fu anche il motto di Jean-Jacques Rousseau.

E con questo, ci siamo capiti!

Ora, il punto di forza dei pentastellati è rappresentato dalla qualità dei suoi avversari, i principali responsabili del successo del M5S e che a oggi sono i principali alleati del governo nascente.

Ma la questione centrale sarà il rapporto con l’Europa, chi come me ha ritenuto che il rigore tedesco sia depressivo per l’economia, soprattutto per quella di paesi come l’Italia, non può cambiare idea solo perché al governo si insediano Lega e M5S perché questo atteggiamento non fa che dare forza ai Gialloverdi.

Occorre comprendere la visione di paese che esce dal contratto del governo del Cambiamento, occorre costruire una “resistenza” democratica, civile, e costituzionale che selezioni il proprio corpo elettorale sui valori e non sugli interessi.

Il valore di una democrazia è dato dalla capacità selettiva della sua opposizione. La mossa Lega/M5S crea le condizioni per generare una “opposizione del cambiamento”.