Di Ambrogio Crespi Dal Clandestinoweb –  E’ finito, non ho sentito nessuno averne nostalgia, forse perché come tutti gli anni bisesti si porta l’etichetta della sfiga, in effetti non è stato un anno di quelli che ricorderemo negli annali della nostra storia, la crisi economica il crollo delle borse, il crack di banche ed aziende, insomma abbiamo visto l’inimmaginabile.

Tutto questo ha portato alla crisi dell’occupazione, agli aiuti di stato, ma è stato anche l’anno dell’avvento di un nero alla casa bianca e la fine di una stagione oscura, dominata da Geroge Bush, cacciato a scarpate, e non solo metaforicamente.

In Italia è stato l’anno di Alitalia, ma soprattutto del ritorno di Berlusconi, della vittoria all’Isola di Luxuria, della cancellazione di decine di partiti, della fuga dalle urne, l’anno in cui la magistratura spesso confusa ha ondeggiato tra tragedia e farsa, è stato l’anno delle fosche previsioni di Tremonti e della caccia ai fannulloni di Brunetta, l’anno in cui è iniziata la recessione e speriamo. l’anno prima della ripresa, crollo del PIL e del prezzo del greggio, impennata dei disoccupati e dei poveri riduzione degli acquisti e della speranza.
Se lo si guarda da vicino questo funesto 2008 non è poi così disgraziato, semmai funzionale, certo funzionale al cambiamento di cattive abitudani e di cattiva compagnie e pagando il prezzo all’antipatia può essere stato l’anno che più di altri ha creato le condizioni per un cambiamento che tutti stiamo aspettando,
Mi aspetto cose buone dal prossimo anno, mi aspetto che i furbi, gli avidi di ogni età non siano più tollerati, come i vigliacchi e gli ipocriti, quelli che giocano nella tua squadra e segnano i punto solo per se, quelli che transano perché non rispettano mai la parola data, quelli veloci che hanno capito sempre tutto ma riescono sempre a combinare niente, quelli che truccano le carte e applaudono solo il vincente, ma anche quelli troppo onesti che si fanno schiacciare da chi non ha ne scrupoli né talento, da chi non si indigna e non si incazza più, da chi non ha mai dubbi e chi vive sempre nel dubbio, ma questo non vale solo per il 2009 ma almeno la prossima ventina di decenni,
Per l’anno prossimo come principio cercherò di essere il più lontano possibile da tutte le categorie sopracitate, senza restare nascosto, ma correndo i soliti rischi di chi vive la vita. Dal 2009 mi aspetto un po’ di serenità e di restare da solo quando a sceglierlo sarò io, mi aspetto che emerga la capacita di capire e la volontà di affrontare le cose e l’energia di poter migliorare la propria vita e di contribuire così come si può per rendere migliore quella di chi mi sta accanto.
Può sembrare poco, ma è la somma che fa il totale ed io mi sommo e, se divido lo faccio per moltiplicare. Buon 2009 a tutti voi Ambrogio Crespi