Poche considerazioni su questi ballottaggi che semmai confermano che vince chi perde meno. Ma il dato di Mantova è un vero shock, dopo 65 anni di amministrazione di centro-sinistra, da ieri è passata al centro destra. Il sindaco Fiorenza Brioni, è stata battuta seccamente al secondo turno da Nicola Sodano, sostenuto da Pdl e Lega Nord.

Matera, invece, passa al centro-sinistra, per solo 179 voti e con 800 schede nulle immagino che ci sia qualche mal di pancia. Di certo se a Matera il centro desta si fosse posizionato da subito con Angelo Tosto, forse le cose sarebbero finite in modo diverso.

Ma non sarà certo la vittoria di Matera che toglierà le castagne dal fuoco a Bersani che parla, infatti, di “risultato deludente” e dovrà vedersela, oggi, con una direzione piuttosto agguerrita, specie dopo l’ultima uscita di Romano Prodi, che ha chiesto un Partito democratico praticamente “azzerato” nei vertici e decisamente “regionalizzato”.

A Macerata, invece, a vincere è il candidato di Pd, Idv, e Sinistra, Romano Carancini, con il 50,3% dei voti dei suoi concittadini, su Fabio Pistarelli, appoggiato da Pdl, Lega Nord e Udc, che ha raccolto il 49, 7% delle preferenze.

Il sindaco di Vibo Valentia che vince al ballottaggio è Nicola D’Agostino, il candidato del centrodestra appoggiato da Pdl ed Mpa che con il 59,2% dei voti strapazza il candidato del centrosinistra, Soriano, con il 40,7% delle preferenze.

RIEPILOGO Nei 64 comuni con più di 15mila abitanti si partiva da 37 a 25 per il centrosinistra (con due comuni “terzi”). Ora finisce con il centrodestra avanti 30 a 27, più due comuni alla Lega e cinque a sindaci di centro. Non è un terremoto, ma i numeri parlano chiaro.

Più che simbolica la sfida di Vigevano. Nella cittadina lombarda il ballottaggio era tra Andrea Sala, leghista, e Antonio Prati, del Pdl. E’ finita malissimo per il berluscones, fermo al 27,2%. Al pupillo di Bossi un bulgaro 70% dei voti.

Al Sud, è il Pdl che ride. Tanti ribaltoni in Campania, per esempio, con la dolorosa sconfitta per il centrosinistra a Pomigliano d’Arco, terra di operai, licenziamenti e stabilimenti Fiat, che passa dall’altra parte dopo quasi vent’anni. Ma il Pdl conquista anche Castellammare di Stabia, Castel Volturno, Cava dei Tirreni.