Chissà se David Bowie quando ha scritto e cantato Space Oddity aveva immaginato che un giorno il “maggiore Tom” sarebbe veramente apparso e dalla sua scatola di latta avrebbe lanciato un messaggio alla Terra. La canzone uscì l’11 luglio del 1969 nel secondo album dell’artista, espressione stilistica dell’avant-garde e del rock progressive, che gli è fruttato il titolo di re dell’art rock o del glam rock.

Di sicuro, il video di Chris Hadfield, comandante della missione Expedition 35 sulla Stazione Spaziale Internazionale di ritorno sul nostro pianeta a bordo della navetta Soyuz, rappresenta una delle cose più suggestive mai viste negli ultimi tempi e il videoclip più originale della storia della musica e anche della storia dell’aeronautica.

Una versione della canzone calzante e intensa che postata sui profili social dell’astronauta si è guadagnato anche il plauso dello stesso Bowie che ha commentato “Hallo Spaceboy”. Ci sarebbe da preoccuparsi se diventasse di moda o se qualcuno contestualizzasse la canzone di Guccini, La Locomotiva.