I due fatti non sono collegati ma l’effetto è di quelli che non possono essere sottovalutati.”L’alleanza e’ finita quando Antonio Di Pietro ha stracciato l’impegno, dopo le elezioni, di costituire un gruppo comune con noi”. Lo ha detto Walter Veltroni intervistato a ‘Che tempo che fa’. Con Di Pietro – ha spiegato – avevamo sottoscritto un programma per costituire un unico gruppo, quando si e’ accorto che aveva un numero sufficiente di parlamentari per costituirne uno da solo, Di Pietro ha stracciato quell’impegno”

E così Veltroni chiude l’alleanza con Di Pietro, ammettendo implicitamente che il patto elettorale con l’Italia dei Valori rappresenta il suo più grande errore politico, e lo fa all’indomani del rientro nel Partito Demogratico di Gavino Angius e della sua componente, Grillini, Nigra e altri ancora che sanciscono la chiusura della costituente Socialista oggi guidata da un improbabile personaggio sconosciuto ai più.

Forse è tardi, comunque ammettere un proprio errore è sintomo di intelligenza, anche se è costato carissimo e non può chiudersi con “tante scuse”, basta chiedere a Pannella e compagni, e dovrebbe fare in modo che in questo partito diviso e ferito si cominci a parlare da SINISTRA del futuro del paese, non scimmiottando Barrak Obama ma traducendolo, non nascondendo Zapatero ma importandolo.

Forse è tardi per Veltroni ma per la sua gente no, forse.