La frantumazione dei poli. Il vero dato politico oggi è che è quasi un abuso mettere Lega e Pdl insieme e un azzardo mettere il PD con l’Italia dei Valori e Sel. L’offerta politica è cambiata, ma non è stata ancora formalizzata e i talk show non se ne sono ancora accorti. Il primo partito in Italia è il polo degli astenuti e degli indecisi che sono rispettivamente al 21,6% e al 13,8%.

In termini di dati elettorali il Pdl cresce  di un punto percentuale e sale al 26% rispetto al 25% della precedente rilevazione mentre il Pd cresce dell’1,6%. Quindi apparentemente sembra che sostenere Monti non stia facendo male ai partiti.

Nell’area di centrodestra rimane stabile La Destra all’1,5% e perde lo 0,3%  Grande Sud. In calo anche la Lega Nord che perde lo 0,3% e scende all’8%. Guardando al Terzo Polo registriamo una crescita di Futuro e Libertà che sale dello 0,6% e arriva al 4,1%. In calo invece l’Udc, che perde lo 0,3% e passa dall’8% registrato ad ottobre al 7,7% dell’ultima rilevazione. Cala anche l’Api di Rutelli che scende all’1,5% (-0,2%) mentre resta stabile allo 0,7% l’Mpa.

Nel centrosinistra il calo più netto lo registra l’Italia dei Valori che perde l’1,5%, e scende al 6,5% (dall’8% registrato a ottobre).  Rimane stabile al 6,5% invece Sinistra Ecologia e Libertà, mentre cala la Lista Pannella Bonino che perde lo 0,2% e scende all’1,1%. Perdono lo 0,3% sia la Federazione della Sinistra (che scende all’1,5%) che Ecologisti, Verdi e Reti civiche (all’1,2%). Stabili all’1% i socialisti.

Fuori dagli schieramenti cala anche il Movimento 5 Stelle  che perde lo 0,2% e si attesta sul 2,8%.

Nella classifica dei leader si registra un calo di 4 punti per Casini (al 38%), in testa nella rilevazione di ottobre, superato da Pierluigi Bersani che coerente con i risultati del suo partito è il leader che ottiene la fiducia piu’ alta anche se il 40% è un dato ben al di sotto del 50%.

Seguono Nichi Vendola al 36%, Gianfranco Fini stabile al 34%, Antonio Di Pietro in calo di 3 punti percentuali al 33%. Stabile Beppe Grillo al 31%, seguito da Marco Pannella che perde invece due punti percentuali e scende al 26%. Berlusconi e Angelino Alfano sono appaiati al 25%  mentre chiudono la classifica Francesco Storace al 23% in calo di un punto e Umberto Bossi stabile al 18%.