Gli elettori del Pdl ritengono che quello in atto nel nostro partito sia un confronto e non uno scontro. Convincimento condiviso anche dalla maggioranza degli italiani. Lo rivela un sondaggio Crespi Ricerche in esclusiva per Generazione Italia. Aumenta allo stesso tempo la vicinanza degli elettori del Pdl e degli italiani sia a Fini che a Berlusconi. A dimostrazione che il dibattito fa bene.

Fini spopola nella totalità dell’elettorato, mentre Silvio Berlusconi prevale (63 a 30) nel confronto con Fini all’interno del Pdl.

Un dato davvero rilevante è la percentuale degli elettori del Pdl convinti che Fini lascerà Berlusconi e il Pdl. La separazione che sembrava inevitabile a 6 elettori del Pdl su 10 subito dopo la Direzione nazionale, oggi sembra uno scenario possibile per meno di 4 elettori del Pdl su 10. Una rimonta delle colombe, insomma.

Dato stabile anche in caso di scontro Fini-Berlusconi in un’ipotetica elezione diretta del Presidente della Repubblica, con Fino a +10 in mare aperto e Berlusconi a +20 tra gli elettori del Pdl (55 a 35).

Da notare un 10% di indecisi tra gli elettori del Pdl. Fini è ritenuto più onesto a affidabile dagli elettori, mentre Berlusconi vince la sfida della simpatia, dell’innovazione e della concretezza. Nulla di nuovo.

Un ipotetico partito di Fini oscilla sempre tra l’8 e il 10%, una percentuale che va stabilizzandosi.

Gli elettori invece bocciano a larghissima maggioranza le ipotesi di larghe intese e di Governo tecnico lanciate da Casini. Evidentemente la proposta puzza di vecchia politica.

Gli italiani invece avvertono con numeri altissimi (70,3%) l’importanza del 150 anniversario dell’Unità d’Italia. Un dato notevole anche tra gli elettori leghisti. Nulla di sconvolgente, se consideriamo che ben l’87,6% degli italiani ritiene l’Unità del paese un valore.

Questo dovrebbe far riflettere (anche) certi amici della Lega. – Generazione Italia

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