Beppe era tanto acido, puntuto, ruvido quando scriveva, quanto gentile e affabile quando gli parlavi. Spesso tornando a casa lo incontravo e ci si fermava a prendere l’aperitivo in piazza Mazzini.

Non era necessario fissarci un appuntamento o sfoderare le agende “tanto ci vediamo” e cosi’ e’ stato fino ad oggi. Ciao Beppe.