Chiedo scusa se parlo di Maria… a pochi giorno dalle elezioni occupare il mio blog con una cosa che è solo mia può essere visto come un sacrilegio.

… Ma chi se ne frega, la mia Maria è  l’incontro con un amico, un vecchio amico,  Stefano che non vedevo da oltre 15 anni.

Stefano è la persona vivente, non parente che mi conosce da più tempo, con lui ho condiviso, i sogni e le speranze di una vita, compagni di banco alle medie, l’impegno politico e le cazzate della seconda adolescenza, i matrimoni e i figli, hanno scandito un tempo veloce che è passato con entusiasmo e che nel futuro deve dipanare il meglio di se.

Ho comprato il mio primo motorino e pagato le mie prime vacanze grazie alle ore lavorate con lui nell’azienda del padre, a montare stand nelle Fiere milanesi e con lui i primi passi della mia carrieera, le prime campagne elettorali.

Poi la rottura, la separazione, il distacco. Qualche settimana fa dicevo a mia moglie Natascia e a mio fratello Ambrogio, che Stefano rappresentava forse l’unico rimpianto della mia vita.

Mi faceva male ricordare il mio amico, e mi vergognavo del modo in cui mi ero comportato, è da anni che avrei voluto chimarlo,  ma il timore di essere giustamente mandato a cagare mi ha sempre fermato.

… Poi qualche giorno fa Stefano mi chiede amicizia su Facebook, qualche email e oggi dopo quasi 15 anni ci siamo riabbracciati.

Stefano mi ha fatto un grande regalo, il nodo è sciolto, il magone è divenuto sorriso e il tempo sembra non essere mai passato, tutto riprende come un discorso mai interrotto, come se l’ultimo incontro fosse di ieri.

Non è il riflusso di buoni sentimenti, in fuga dall’orrida politica, vi racconto questo perchè tutti abbiamo dei nodi da sciogliere, delle questioni irrisolte, degli errori con cui fare i conti.

Affrontarli, e scioglerli è una delle fortune più grandi che possano capitare ad un essere unamo.