Non mi entusiasma scrivere di questa tragica serata televisiva che ha visto da una parte AnnoZero con il suo sconsolante carico di inutile e tardiva indignazione e dall’altra a Porta a Porta la rappresentazione di gerarca decaduto di un regime senza nerbo che ha preso corpo nel un contro canto diretto da Bruno Vespa, un continuum garantito da Maurizio Belpietro.

Prima delle mie considerazioni personali rispondo a chi mi ha chiesto se tutta questa messa in scena può avere riflessi sul consenso del Premier del suo Governo e della sua coalizione e se può produrre vantaggi all’opposizione. Credo di non sbagliarmi, ma tutte le evidenze confermano questo mio convincimento, cioè questa vicenda fino ad oggi non è costata un voto a Silvio Berlusconi, ha prodotto semmai una radicalizzazione delle opinioni già mature nel corpo elettorale, anche se qualche movimento è stato registrato tra il consenso dell’IDV e quello del PD a discapito di quest’ultimo, come del resto tra il PDL e La Lega a svantaggio del primo, movimenti interni ai rispettivi schieramenti incapaci di dare un segno diverso al panorama politico italiano.

Chiarito questo aspetto ci sono le mie considerazioni di cittadino avvilito nel vedere persone come Norma Rangeri elevare ad icona della giustizia una figura tragica e ambigua come Patrizia D’Addario. E’ chiaro a tutti che si tratta di una prostituta che è andata ad un appuntamento di lavoro con un registratore per ricattare il suo cliente, non ci trovo niente di dignitoso né di onorevole, provo una pietà assoluta per una donna che mortifica se stessa tra contraddizioni e opacità

Non è da meno la figura del Premier, rappresentata come tragica e ridicola, incapace di difendersi da rischi a cui il capo della quinta potenza mondiale dovrebbe stare lontano. E’ lui con la sua superficialità e la sua leggerezza il responsabile di questo bordello, non certo quella poveraccia della D’Addario e il faccendiere magnaccia di Bari. Come sapete io non ne faccio una questione morale, ma mi domando chi ha portato Tarantini da Silvio Berlusconi e come non sia stato possibile accorgersi di chi frequentasse il Premier. Questo è lo scandalo più grande.

Per concludere c’è la questione delle donne che è la cosa che mi sta più a cuore e mi domando quale sia il modello che trasferiamo ai nostri figli e quali valori rappresenta la nostra società se si rappresenta come abbiamo visto ad Anno Zero o a Porta a Porta, è la questione centrale che ha a che fare con la coscienza collettiva di una comunità.

E’ per questo che tra Porta a Porta e Anno Zero io preferisco L’Infedele di Gad Lerner perché anche se schierato politicamente lunedì è riuscito a parlare e a fare riflettere proprio sul “corpo delle donne” senza sbattere sul video quello della D’Addario come fosse un quarto di bue sul bancone di un macellaio.

Santoro invece lo ha utilizzato strumentalmente, esattamente come ha fatto Berlusconi, secondo i suoi interessi d’audience. Quando è scoppiato il caso della escort di Bari la trasmissione non era in onda e quindi oggi alla faccia delle vere notizie, il giornalista ce ne ha imposta una vecchia di cinque mesi.

Bravo Santoro, ma con la libertà questo capopopolo mediatico mi pare c’entri poco, non mandiamo il cervello all’ammasso, non cadiamo nelle logiche delle tifoserie contrapposte, mandiamoli a cagare tutti e torniamo a pensare con la nostra testa.