castel dellovo

Nel giorno della mia nomina – voluta dal presidente Caldoro – come consulente per la comunicazione istituzionale della Regione Campania, ho letto su autorevoli giornali una rappresentazione della mia carriera professionale alla quale credo di aver risposto con sincerità in un post che ho pubblicato sul mio blog.

Il mio intervento non ha chiuso la vicenda, anzi è stato l’incipit che ha dato il via ad una operazione di killeraggio da parte di alcune testate locali. Quella a cui ho dovuto assistere è stata un’aggressione violenta, ignobile e criminale, in cui sono state pubblicate falsità spacciate per notizie vere, coinvolgendo non solo me, ma persone e aziende la cui qualità professionale è raccontata dalla storia, dalla loro storia. Persone e aziende diffamate da personaggi inqualificabili e indegni di appartenere al mondo dell’informazione e del giornalismo.

Tace, in genere, chi ha qualcosa da nascondere. Ma io non ho niente da nascondere. Perseguirò dunque i responsabili – penalmente e civilmente – fino a quando non avrò ricevuto l’ultimo centesimo di risarcimento e l’ultimo atto formale di ricostruzione della verità. E verificherò con cura nelle prossime ore se esistono le condizioni e il clima necessari per sviluppare un’attività molto complessa come quella che sono stato chiamato a svolgere.