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Renato Brunetta potrebbe diventare il nuovo “Doge” di Venezia. Intanto perché, come ha spiegato la scorsa settimana al nostro quotidiano, desidera vedere la città lagunare ritornare ai fasti dell’antichità. E poi perché il sondaggio di Crespi Ricerche lo incorona nuovo sindaco di Venezia. E adesso che l’Uffico di presidenza del PDL gli ha affidato il compito di portare a casa l’antica repubblica marinara, chi riuscirà a contenere Brunetta?

Il protagonista della lotta ai fannulloni nella pubblica amministrazione può lanciarsi in campagna elettorale giocando d’anticipo su un centro sinistra ancora diviso. Almeno fino alle primarie di domenica. Ora i dati mostrano che per la prima volta, con lui, il centro destra potrebbe conquistare il capoluogo regionale del Veneto. Un contrappeso forte al sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, e al quasi certo governatore leghista, Luca Zaia.

Ma vediamoli, i dati. Il ministro del governo Berlusconi è il più conosciuto (97,7%) e il più affidabile (70,4%) tra i quattro candidati scelti per il sondaggio.

Batte la deputata pidista ed ex socialista Laura Fincato, il docente universitario Giorgio Orsoni e anche il consigliere regionale verde Gianfranco Bettin. Il vulcanico politico veneziano sfiora, secondo la rilevazione, il 60% dei consensi e può dunque succedere al filosofo Massimo Cacciare nella carica di sindaco.

Il forte credito personale del ministro più amato del governo Berlusconi è confermato anche da altri sondaggisti che però non avevano ancora presentato uno scenario così netto. Insomma, è probabile che Silvio Berlusconi trovi Venezia nell’uovo di Pasqua. Con tanti auguri. Il Clandestino

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