Domani sono 15 giorni che sono in sciopero della fame e non intendo smettere finché Ambrogio Crespi non sarà restituito alla sua vita. La vicenda di Ambrogio non rappresenta un caso limite, ma mette in scena problemi che sono decisivi per la civiltà di un paese: la carcerazione preventiva, i diritti della difesa, questioni che devono risalire l’agenda politica del nostro paese.

Ecco perché è importante che intorno al caso di Ambrogio nasca un movimento di idee che abbia la capacità di farsi sentire. Oggi per il bollettino vi propongo l’articolo dei Radicali senza fissa dimora, che ben si sposano con il Clandestinoweb.

Chi è Ambrogio Crespi? E perché si trova in carcere da 47 giorni?

A cura di Marco del Ciello.

Ambrogio Crespi, fratello del più noto sondaggista Luigi Crespi, è un professionista di successo nel settore della comunicazione e dirige il quotidiano on line Clandestinoweb. Negli anni si è anche impegnato a denunciare i mali della giustizia italiana, spesso a fianco dei radicali. Il 10 ottobre scorso è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra l’ex assessore lombardo Domenico Zambetti e l’organizzazione criminale ‘Ndrangheta. Si trova attualmente recluso nel carcere di Opera, alle porte di Milano, in attesa di giudizio. Il suo caso presenta notevoli analogie con quello di Enzo Tortora: dall’abuso della carcerazione preventiva all’assenza di prove oggettive.

Giuseppe Rossodivita, consigliere regionale della Lista Bonino-Pannella nel Lazio e avvocato difensore di Crespi, spiega in un’intervista rilasciata il 10 novembre scorso a Radio Radicale la vicenda giudiziaria del suo assistito. 

La deputata radicale Rita Bernardini, nel corso della puntata del 17 novembre scorso del programma ‘Omnibus’ in onda su La7, cita il caso di Ambrogio Crespi come esempio dei mali della giustizia italiana.

L’avvocato Gian Domenico Caiazza, nel corso della puntata del 23 novembre scorso del programma ‘Il rovescio del diritto’ in onda su Radio Radicale, intervista Giuseppe Rossodivita e Rita Bernardini sul caso Crespi.

Luigi Crespi, fratello di Ambrogio, ha allestito un sito Internet su cui è possibile seguire giorno per giorno gli sviluppi del caso giudiziario, leggere i documenti relativi al processo e anche firmare una petizione on line che chiede l’immediata scarcerazione di Crespi:

 http://www.ambrogiocrespi.it/

FIRMA LA PETIZIONE PER AMBROGIO CRESPI LIBERO SUBITO